Azimut: utile a 123,8 milioni nei nove mesi, masse a 50 miliardi entro il 2019

UTILE A 123,8 MILIONI Azimut ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con un utile netto di 123,8 milioni di euro e ricavi consolidati per 400,8 milioni di euro. Lo ha annunciato il gruppo di Pietro Giuliani, che ha presentato insieme ai conti anche il piano industriale 2015-2019: l’obiettivo di qui a cinque anni è arrivare a masse totali per 50 miliardi di euro, di cui oltre il 10% detenute all’estero, utile netto consolidato di 300 milioni di euro a fine 2019, un payout sul dividendo (incluse le operazioni di buy-back) di almeno il 60% nel corso del periodo, e una raccolta netta di circa 2,5 miliardi di euro all’anno in media. Quanto ai target per fine 2014, Giuliani ha detto di puntare a un utile netto di circa 160 milioni di euro e a una raccolta netta tra 5,5 e 6 miliardi di euro complessivi.

ASSET PER 28,8 MILIARDI A FINE SETTEMBRE – A fine settembre 2014 il patrimonio totale del gruppo si attestava a 28,8 miliardi di euro, comprensivo del risparmio amministrato e gestito da case terze direttamente collocato (25,8 miliardi di euro le masse gestite). La posizione finanziaria netta consolidata a fine settembre 2014 risultava positiva per circa 353,6 milioni di euro (era di 287,9 milioni di euro a fine settembre 2013 e 363,5 milioni di euro a fine dicembre 2013). Nei primi nove mesi del 2014 sono stati pagati dividendi ordinari per circa 93 milioni di euro, in data 30 giugno 2014 si è proceduto al rimborso delle rate del senior loan per un importo complessivo pari a 10 milioni di euro e in data primo luglio 2014 si è proceduto al rimborso dell’ultima tranche del prestito “Azimut 2009-2016 subordinato 4%” per un ammontare pari a 17,6 milioni di euro.

RECLUTAMENTO – Per quanto riguarda il reclutamento di promotori finanziari, nei primi nove mesi del 2014 Azimut Consulenza, Az Investimenti e Apogeo hanno registrato 106 nuovi ingressi, portando il totale delle reti del gruppo a fine settembre a 1.524 unità.

IL COMMENTO DI GIULIANI – “Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti in questi nove mesi del 2014 che confermano la capacità del gruppo di crescere in modo sostenibile ed efficace”, ha commentato Giuliani. “Forti della nostra diversità e della nostra indipendenza ci apprestiamo a festeggiare il prossimo anno i 25 anni di attività, portando avanti il nostro processo di sviluppo per la creazione di un player globale nel settore del risparmio gestito in grado di competere anche nei mercati internazionali. Con queste premesse oggi abbiamo approvato le linee guida del piano industriale 2015-2019. Il piano ha obiettivi ambiziosi ma concretamente realizzabili e dunque siamo fiduciosi che, come per i due piani precedenti, riusciremo a raggiungere i target prefissati. Un contributo importante deriverà anche dallo sviluppo estero, arricchitosi in questi giorni di un nuovo progetto in Australia (qui la notizia), il quale sarà nel pieno delle sue potenzialità entro i prossimi cinque anni. La sfida che dovremo affrontare sarà quella di mantenere una crescita elevata con una buona profittabilità, e siamo certi di poter continuare anche nei prossimi anni a generare valore per i nostri clienti e i nostri azionisti”. Il modello di business del gruppo, ha continuato Giuliani nel corso della conference call, “si concretizza da un lato nell’attività dei promotori finanziari, sostanzialmete in concorrenza con le banche e, dall’altro, nell’attività di wealth management, che prevediamo avrà masse per circa 10 miliardi di euro a fine 2019: non avendo noi una banca di gruppo, non siamo vincolati a prodotti di investimento di gruppo, quindi operiamo come un multifamily office: è come se lavorassimo in architettura aperta per quanto riguarda i servizi finanziari. Questo ha attratto diversi professionisti nella nostra orbita. Ad oggi abbiamo oltre 22 accordi di distribuzione di prodotti con case terze”.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!

Tag: