Credem rastrella 128,5 milioni di utile nei nove mesi

UTILE IN CRESCITA – Utile in crescita a doppia cifra per Credem, che ha chiuso i nove mesi con un risultato netto di 128,5 milioni di euro +28,1% sullo stesso periodo dell’anno scorso. Il margine di intermediazione ha registrato una crescita del 9,5% a 807,2 milioni, con un risultato operativo in progresso del 15,4% a 290,7 milioni, mentre gli accantonamenti per rischi ed oneri si sono attestati a 4,9 milioni di euro da 9,1 milioni a fine settembre 2013. Le rettifiche nette di valore su crediti sono salite del 12,4% a 77,9 milioni di euro “anche a seguito della scelta di adeguare i meccanismi di svalutazione su base collettiva, tenuto conto degli spunti emersi dal Comprehensive Assessment condotto dalla Bce”, spiega il gruppo emiliano, che conferma la solida posizione patrimoniale con un Cet 1 pari a 11,29% Basilea 3 phased in (11,37% fully phased).

RACCOLTA E PROMOTORI – La raccolta complessiva ha segnato un progresso del 14,5% anno su anno a 61,3 miliardi, con un significativo contributo dalla componente gestita (+19,8% a 20,3 miliardi) e assicurativa (+40,3% a 4,2 milardi). Per quanto riguarda la squadra di promotori in forza alle due reti del gruppo, a fine settembre i professionisti con mandato erano in tutto 795 – 293 in Euromobiliare e 502 in Credem – contro i 770 di fine 2013. A questi si aggiungono 271 agenti Creacasa e 116 agenti per la cessione del quinto.

IL COMMENTO DEL D.G.
– “Gli ottimi risultati dei primi nove mesi dell’anno, con i principali aggregati sia economici sia patrimoniali in costante crescita, ed il positivo esito della valutazione della Bce sulla qualità del nostro attivo ci incoraggiano a continuare anche in futuro la nostra strategia di crescita per linee interne”, ha commentato Adolfo Bizzocchi, direttore generale di Credem. “Negli ultimi cinque anni i nostri impieghi, in valore assoluto, sono cresciuti di oltre 20% e vogliamo continuare a fare la nostra parte nei prossimi anni nel sostenere il tessuto economico e le famiglie mantenendo la qualità del nostro attivo e la solidità patrimoniale”.

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