Azimut, obiettivo 50 miliardi

AL VIA LA AZIMUT INTERNATIONAL CONFERENCE – Nella suggestiva atmosfera di San Paolo in Brasile si è aperta ieri la seconda edizione di Azimut International Conference. L’evento, che vede la partecipazione del top management del gruppo a cominciare da Pietro Giuliani, e la presenza dei diversi team internazionali di gestione di Azimut, rappresenta l’occasione istituzionale per ricordare i rilevanti risultati ottenuti e illustrare le linee guida di sviluppo strategico e commerciale a livello nazionale ed internazionale.

I NUMERI DEL GRUPPO – Con una presenza estera in costante crescita che attualmente si attesta a 13 paesi (2 in Sud e Centro America, 6 in Europa e 5 in Asia ed Australia) Giuliani ha ricordato i valori di raccolta netta di 5,2 miliardi di euro, di patrimonio totale di oltre 29 miliardi e di utile netto superiore a 123 milioni a fine ottobre, che si accompagnano ad una efficace gestione che ha registrato una performance media maggiore del 5% sul portafoglio clienti e superiore alla media della industria del mercato dell’asset management.

IL NUOVO PIANO INDUSTRIALE – Il nuovo piano industriale 2015-2019, che prevede una continua attenzione alla crescita internazionale, si prefigge di raggiungere 50 miliardi di patrimonio complessivo alla fine del periodo con un utile di 300 milioni ed un contributo di almeno il 10% riveniente dalle attività in paesi stranieri. Perno del nuovo piano sono la crescita del segmento affluent ed upper affluent, il reclutamento di pf con portafogli di 20/25 milioni di euro, lo sviluppo della clientela HNW grazie alla divisione di wealth management che attraverso gli innovativi servizi offerti punta a raggiungere una quota importante nel panorama italiano rappresentato da 10 miliardi a fine del 2019.

I RISULTATI IN BRASILE – Ultimo aspetto previsto nel piano è il consolidamento del canale istituzionale che consentirà ad Azimut di rafforzare il ruolo di operatore di riferimento verso banche partner e clienti istituzionali. Giuliani ha presentato inoltre gli importanti risultati ottenuti in Brasile  a seguito della prima partnership siglata con operatori locali quali Legan Asset Management, primario asset manager brasiliano, e Futurainvest, società di consulenza finanziaria, e che hanno contribuito a significativi e immediati ritorni sia in termini di clienti acquisiti sia di AUM.

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