Gallia: Bnl non guarda a Mps, ma punta a una crescita organica

PARLA FABIO GALLIA – Bnl, società del gruppo Bnp Paribas, non si integrerà con il Monte dei Paschi di Siena. Lo ha ribadito in un’intervista ad Affari  & Finanza Fabio Gallia, membro del Comitato esecutivo di Bnp Paribas e amministratore delegato della Banca Nazionale del Lavoro, che guida tutte le attività del gruppo francese in Italia. “Apprezzo molto il lavoro che sta facendo il management, ma noi siamo impegnati con il nostro piano industriale e puntiamo sulla crescita organica”, ha spiegato il manager (qui la notizia precedente su questo tema).

FILIALI, BANCA DIGITALE E PROMOTORI – “La nostra rete a maglie larghe sul territorio era un punto di debolezza nel vecchio mondo, ma l’avvento del digitale ha cambiato il contesto: le nostre 900 filiali, unitamente ad HelloBank e ai promotori finanziari ci consentono di crescere nel mondo retail; per il corporate la nostra copertura è adeguata”. Gallia si è poi soffermato sulla trasformazione in atto nel mondo bancario, dettata dal cambiamento dell’economia, ma anche dalle nuove regole con requisiti di capitale e liquidità più stringenti e dalla tecnologia, che sta cambiando il comportamento dei clienti. “Con i nuovi requisiti patrimoniali, l’attività corporate è redditizia se la banca è in grado di fornire oltre al credito una gamma ampia di prodotti”, ha detto il manager.

LA TRASFORMAZIONE DEL SETTORE – “Noi abbiamo il vantaggio di essere parte di un gruppo multinazionale molto articolato e possiamo offrire servizi per l’internazionalizzazione e il cash management, aiutare le imprese a diversificare le proprie fonti di finanziamento. Abbiamo lanciato HelloBank, la prima banca digitale europea, per acquisire nuova clientela, dove abbiamo avuto ottimi risultati, e mantenere la clientela che preferisce operare online. Nella raccolta del risparmio abbiamo creato una rete di consulenti finanziari, che abbiamo chiamato “life banker”, fortemente integrata con le filiali. Abbiamo avviato una campagna per avvicinare ulteriormente le imprese, anche le start up e le piccole per finanziare i buoni progetti.

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