UTILE A SORPRESA – Un 2014 da ricordare per Deutsche Bank. Il colosso tedesco ha chiuso l’anno con un utile netto di 1,7 miliardi di euro, 2,5 volte il dato dell’anno precedente e nettamente al di sopra delle attese del mercato. Quanto al solo quarto trimestre, grazie ai minori accantonamenti per perdite su crediti, al calo delle spese legali e all’aumento dei ricavi dall’attività di investment banking, il periodo ottobre-dicembre si è concluso con un risultato netto positivo a sorpresa per 438 milioni di euro (gli analisti avevano preventivato una perdita di 289 milioni), che si confronta con i -1,4 miliardi del quarto trimestre 2013.
GLI ALTRI DATI DEL TRIMESTRE – I ricavi sono saliti nel periodo in esame del 19%, attestandosi a 7,8 miliardi di euro dai precedenti 6,6 miliardi, grazie a un aumento dell’attività dei clienti nelle operazioni di trading. La sola divisione di investment banking ha riportato un utile ante imposte di 516 milioni dai 384 milioni di un anno prima.
IL COMMENTO DEI CO-CEO – “Questi risultati certamente ci incoraggiano, e stiamo lavorando duro per ridurre ulteriormente la nostra base di costi, mantenere la solidità patrimoniale e aumentare le remunerazioni per gli azionisti”, hanno commentato i co-ceo Anshu Jain e Jürgen Fitschen.
SPESE LEGALI – Deutsche Bank ha accantonato 207 milioni di euro di riserve per spese legali nel quarto trimestre del 2014, contro gli 1,1 miliardi accantonati un anno prima e sotto i 900 milioni attesi dagli analisti di Morgan Stanley. Una decisione che però la banca ha attribuito a una questione di tempistiche e ritardi, mettendo in guardia sul fatto che “i tempi di diversi grandi contenziosi legali sono slittati in avanti e gli impatti sono ancora incerti”. Il gruppo bancario è comunque ancora lontano dal raggiungere i propri obiettivi di profittabilità: il roe è stato del 2,6% nel quarto trimestre rispetto all’obiettivo della banca fissato intorno al 12% al 2016.