La startup da un miliardo di dollari che spaventa le banche

LA STARTUP DA 1 MILIARDI DI DOLLARI – Si chiama TransferWise, è londinese e promette di essere una vera e propria spina nel fianco per le banche. La Uber dei pagamenti, che ha fatto parlare di sé al World Economic Forum di Davos, ha raggiunto ora una valutazione di addirittura un miliardo di dollari.  La startup creata da due ex di Skype, Taavet Hinrikus e Kristo Kaarmann (nella foto a destra), consente agli utenti di scambiarsi valute tra loro, bypassando le banche, il tutto al fine di favorire (detassandoli) i pagamenti con i fornitori che risiedono all’estero. La commissione praticata è dello 0,5% per gli importi superiori a 200 euro, si legge sul sito della compagnia, che ha appena incassato altri 58 milioni di dollari in finanziamenti. Cifre sensibilmente inferiori rispetto alle banche che nel Regno Unito fanno pagare in media 5% in tasse.

LA RIVOLUZIONE TECH – Rispetto ad altri settori, l’industria finanziaria è rimasta relativamente “intatta” dalla tecnologia. Non è stato così, per esempio, per il settore dei media. E anche il settore dei trasporti è stato tormentato recentemente da Uber. L’economia mobile app non esisteva solo pochi anni fa, ma ora è più grande l’industria cinematografica. Al contrario, i principali player della finanza – con l’eccezione di PayPal – sono in gran parte gli stessi di 20 anni fa. Ma TransferWise, secondo BusinessInsider, è l’esempio perfetto di come il settore tecnologico stia cominciando a muoversi erodendo il ruolo delle banche. Lanciato nel 2011 ha già trasferito più 3 miliardi di sterline con la sua piattaforma.

“STATE ATTENTE” – Inoltre, nell’operazione è coinvolto Andreessen Horowitz, volto noto tra le aziende della Silicon Valley. Una presenza significativa perché si tratta di una delle più grandi società di Venture Capital di tutto il mondo. Ciò mostra come queste nuove tecnologie finanziarie stiano piano piano conquistando anche questo mercato. Senza contare che tra i suoi investitori c’è anche l’imprenditore Richard Branson, fondatore di Virgin Group. A lanciare l’avvertimento alle banche, oltre al presidente della Banca d’Inghilterra Mark Carney che in occasione del World Economic Forum di Davos si è detto preoccupato del successo della startup, anche il famoso magazine Forbes con un chiaro monito: “State attente”.

L’ESPANSIONE
– La nuova tranche di finanziamenti permetterà a TransferWise di espandersi anche in altri Paesi. La società prevede, infatti, di aprire prossimamente un ufficio a New York, un altro a Tampa, in Florida, per la fine di febbraio. Altre sedi verrano aperte a Berlino e in Australia nel corso dell’anno. E per il prossimo anno l’obiettivo è di incrementare l’offerta di valute da 292 a quasi 600.

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