Citigroup: giudizi a raffica su Banca Generali, Azimut e Mediolanum

BANCA GENERALI – Per investire sul settore del risparmio gestito in Italia, con tassi di interesse bassi e valutazioni care, la parola d’ordine è “selettività”. Ne sono convinti gli analisti di Citigroup, che in un report pubblicato oggi hanno confermato la loro preferenza per Banca Generali con raccomandazione “buy” (“comprare il titolo”) e target price rivisto al rialzo da  25 a 27,5 euro. La società guidata da Piermario Motta, spiega la banca d’affari americana, ha di fronte a sé un anno di consolidamento post LTRO e, grazie alla nuova piattaforma di advisory, rafforzerà il proprio posizionamento sia verso i clienti di fascia alta sia verso i promotori più senior: il giudizio resta dunque positivo sul titolo, nonostante le valutazioni “non regalate”.

AZIMUT Citigroup ha invece ridotto da “buy” a “hold” la raccomandazione su Azimut, alzando però il prezzo obiettivo a 23,5 euro. “Pur essendo il gruppo che presenta la maggiore crescita degli utili nel 2015 tra i big del risparmio gestito, Azimut è troppo esposto sul reddito fisso (65%) e sulla performance, cosa che richiederà un’impegnativa revisione della propria offerta prodotti”, spiegano gli analisti. Inoltre, la forte crescita registrata negli ultimi anni ha aumentato la complessità del gruppo.

MEDIOLANUM – Anche su Mediolanum gli analisti hanno tagliato il giudizio da “buy” a “hold” (alzando il prezzo obiettivo a 7 euro), in ragione della fase di transizione che la società della famiglia Doris sta attraversando: Citigroup ritiene che lo sviluppo del canale digitale richiederà tempo prima di avere effetto ed evidenzia la mancata crescita numerica della rete. Un punto, quest’ultimo, su cui l’a.d. di Banca Mediolanum, Massimo Doris, si è soffermato proprio ieri nel corso della conference call di presentazione dei conti: “il numero dei nostri family banker sta progressivamente scendendo, ma cresce il portafoglio medio pro-capite, segno che stiamo salendo di qualità”, ha detto.

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