Utilizza i soldi dei clienti a fini personali: sospeso un promotore

L’ESPOSTO DEL LEGALE Sergio Ventola è stato sospeso per 60 giorni, in via cautelare, dall’esercizio dell’attività di promotore finanziario. Lo ha stabilito la Consob con delibera n. 19107. Tutto è nato da un esposto nei confronti del promotore, presentato dal legale di alcuni suoi clienti, secondo cui nel periodo giugno 2008 – ottobre 2010 tre investitori, su consiglio di Ventola, avrebbero disinvestito da Banca Monte dei Paschi di Siena quasi 2 milioni di euro per accreditarli su un conto corrente intestato a una donna, nel dettaglio la segretaria di uno studio di cui la delibera non cita il nome. Queste somme avrebbero dovuto essere trasferite su una banca svizzera consociata con Mps, come forma di deposito remunerato al 10% su base annua. A fronte di alcune richieste di disinvestimento, inizialmente a uno dei clienti sono stati restituiti 726.168 euro. Ma alla richiesta di ulteriori smobilitazioni, Ventola ha replicato che, se gli investimenti residui non fossero stati toccati, la banca “estera” avrebbe garantito un bonus del 2%, una promessa che è bastata a fare in modo che i clienti non chiedessero la restituzione di altre somme fino al 13 gennaio 2014, data di scadenza della forma di deposito convenuta.

SAXO BANK – Parallelamente, tra il 2011 e il 2013, alcuni clienti, tramite Ventola che al tempo si qualificava come promotore di Saxo Bank, hanno aperto dei conti di deposito presso Saxo Bank Danimarca accreditandovi centinaia di migliaia di euro ciascuno. In ognuno dei documenti, rileva la Consob, è contenuta una clausola – inserita a penna ainsaputa dei clienti – del limite di perdita del capitale del 50%. I clienti non hanno mai avito contatti diretti con Saxo Bank Danimarca e tutti i rapporti avvenivano tramite Ventola, loro promotore finanziario di fiducia;

L’AMMISSIONE
– Pochi giorni dopo la data di scadenza del deposito però, quando è stato il momento di ritirare i capitali dalla “banca estera”, Sergio Ventola, ha scritto una mail a due dei clienti, spiegando che “la realtà dei fatti è ben diversa dalle parole/cose che ti ho raccontato. (…) Non è mai esistita una posizione “estera” se non all’inizio attraverso un’operazione andata bene, ma poi le cose e gli eventi hanno preso un verso sbagliato e non ho mai avuto la forza, il coraggio in questo tempo di affrontarla insieme a te per un senso di vergogna/pudore”. “Tutto è cominciato con l’operatività in opzioni andate piuttosto male e nel tentativo di recuperare (ho cercato di fare di tutto) ma l’angoscia mentale con cui convivevo in tutto questo tempo non mi ha permesso di avere il controllo e la giusta lucidità della situazione”. “Le somme che tu inviavi venivano accreditate su un semplice conto corrente sulla IW Bank. Da questa posizione io cercavo di investire (…). All’inizio riuscivo a conseguire i risultati ma poi man mano che andavo avanti e il tempo si riduceva, c’erano anche dei rientri che tu richiedevi e quindi le disponibilità si riducevano, le cose hanno incominciato a non andare più bene e subire delle perdite”. Ricevuta la notizia, gli intestatari dei conti hanno poi scoperto che le somme bonificate non sono mai state trasferite a una banca svizzera consociata a Mps, ma versate da Ventola su conti correnti presso altre banche, quindi utilizzati per fini personali.

IL MECCANISMO
– Quanto alle disponibilità conferite alla Saxo Bank Danimarca, queste erano state affidate ad un gestore patrimoniale denominato Offtrader SA., che svolgeva attività di “introducing broker”, ossia presentatore di clienti, per conto di Saxo Bank. La Offtrader SA. Ha spiegato che, seppur ciascun cliente aveva sottoscritto un regolare contratto di gestione patrimoniale, la vera gestione patrimoniale era stata affidata a Sergio Ventola, in quanto i clienti erano stati da lui presentati. A seguito di questo meccanismo, la Offtrader SA riceveva delle commissioni dalla Saxo Bank Danimarca e Ventola otteneva dalla Offtrader di sostituirsi nella gestione patrimoniale dei clienti, impartendo ordini da una piattaforma tecnico-informatica fornita dalla Offtrader SA. Tramite tale piattaforma veniva creato un conto Master che conteneva tutte le liquidità presenti sui conti di deposito dei clienti presso Saxo Bank e Ventola immetteva ordini di compravendita in proporzione alla sussistenza del patrimonio dei clienti.

LA DECISIONE DELLA CONSOB
– Il promotore è stato ritenuto dunque responsabile di aver acquisito, anche mediante distrazione, la disponibilità di somme e valori di pertinenza dei clienti; comunicato informazioni non veritiere; posto in essere operazioni d’investimento non autorizzate; apposto ad insaputa dei clienti la clausola del limite di perdita del 50% del capitale sui contratti di gestione Offtrader SA. Considerata la necessità e l’urgenza di proteggere gli investitori, la Commissione ha deciso di avvalersi della facoltà di sospendere il promotore in via cautelare.

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