La Gdf perquisisce Veneto Banca, ecco cosa ha da dire il gruppo

PARLA VENETO BANCA – Veneto Banca torna a far sentire la sua voce in merito all’indagine avviata dalla Procura della Repubblica, che vede indagati l’ex presidente della banca, Flavio Trinca e l’ex amministratore delegato, tuttora direttore generale, Vincenzo Consoli (qui la notizia). Nel dettaglio, l’istituto di Montebelluna precisa quanto segue:
•    le indagini della Procura della Repubblica si riferiscono a fatti e circostanze ormai datati che originano dall’ispezione di Banca d’Italia condotta nel 2013;
•    i dati sul patrimonio (shortfall) menzionati dalla Procura della Repubblica si riferiscono alla data del 31 marzo 2013. Successivamente,  le indicazioni di Banca d’Italia e Bce sono state integralmente recepite;
•    i dati pubblicati il 10 febbraio 2015 fanno riferimento al Progetto di Bilancio 2014 e hanno recepito integralmente le indicazioni della BCE;
•    in considerazione a quanto rilevato in tema di governance, l’Assemblea dei Soci, in piena autonomia, ha provveduto col rinnovare integralmente il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale, una decisione che non ha precedenti nel sistema bancario nazionale;
•    l’attività della banca prosegue con assoluta regolarità, sotto la guida del Consiglio di Amministrazione e del management dell’Istituto e nel 2014 la gestione ordinaria si è confermata positiva, al di là della perdita registrata per l’adozione di una rigorosa politica di svalutazione degli avviamenti (-41%) e per il totale recepimento delle provisions richieste dalla BCE.

LIQUIDITA’
•    Gli indicatori di liquidità a breve e a medio-lungo periodo evidenziano una situazione più che  positiva e calibrata in grado di onorare tutte le scadenze.
•    In particolare, nel breve periodo, l’indice LCR (Liquidity Covered Ratio) si attesta al 75%, abbondantemente superiore al valore del 60% richiesto. Il NSFR (Net Stable Funding Ratio), relativo alla liquidità a lungo termine, si attesta al 94%.
•    Sono quindi da considerarsi prive di qualsiasi fondamento considerazioni, analisi e interpretazioni che non tengano conto della solidità degli indicatori sopra riportati.

STRUMENTI QUOTATI

•    L’Istituto ricorda che tutte le proprie emissioni obbligazionarie sono quotate sui mercati regolamentati (es. EuroTLX) che ne garantiscono  la massima liquidità e trasparenza.
•    Differentemente da quanto riportato da alcuni organi di informazione, il road show inerente alla possibile emissione di un nuovo prestito subordinato si è regolarmente tenuto.

CREDITI

•    Per quanto attiene il processo creditizio, Veneto Banca precisa che tutte le erogazioni di credito vengono effettuate sulla base di una rigorosa valutazione del merito da parte delle strutture deputate della Banca, fatto peraltro confermato dalla recente visita condotta dalla BCE che, oltre al processo stesso, ha analizzato ampi campioni del portafoglio crediti: mediamente il 42% del totale.

PATRIMONIO

•    L’attuale patrimonio netto di Veneto Banca è pari a 3,3 miliardi di Euro e il CET1 – al 31 dicembre 2014 – è risultato essere pari al 9,72%, valore destinato a beneficiare di circa ulteriori 70bps dalla già annunciata cessione congiunta delle partecipazioni di maggioranza detenute in Banca Intermobiliare BIM e in Banca IPIBI, comunicate al mercato il 7 agosto 2014.
•    Tali risultati sono stati raggiunti attuando nelle tempistiche previste le azioni di remediation necessarie per il superamento degli Stress Test e degli AQR, i cui esiti positivi per l’Istituto sono stati resi noti lo scorso 26 ottobre 2014 dalla BCE.
•    I recenti schemi di bilancio sull’esercizio 2014, esaminati lo scorso 10 febbraio, evidenziano che la gestione caratteristica dell’Istituto si conferma positiva, al di là della perdita registrata per l’adozione di una rigorosa politica di svalutazione degli avviamenti (-41%) e per il totale recepimento delle provisions richieste dalla BCE.

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