Promette rendimenti stellari, poi fa sparire i soldi dei clienti: sospeso un promotore

SOSPENSIONE CAUTELARE – La Consob torna a farsi sentire con una delibera adottata di recente nei confronti di un promotore finanziario iscritto all’Albo: si tratta di Nicola Tropeano, sospeso dall’esercizio dell’attività per un periodo di 60 giorni con delibera numero 19114 a causa delle gravi irregolarità commesse, segnalate alla Commissione da Azimut Consulenza sim.

LE AMMISSIONI
– Lo stesso promotore avrebbe ammesso, nel corso di un incontro con l’intermediario, di essersi appropriato, tra il 2000 e il 2014, di ingenti somme di pertinenza della clientela, che gli erano state affidate per essere investite in prodotti finanziari risultati in seguito totalmente inesistenti: secondo una prima approssimazione, sarebbero coinvolti in tutto 46 clienti coinvolti (22 dei quali mai censiti come tali) per un totale di 4,6 milioni di euro.

IL MECCANISMO
– Nel dettaglio il promotore avrebbe consigliato ai clienti di investire in obbligazioni a cedola garantita, denominate “Eurobond” ed emesse da “Centrobanca Gruppo Ubi Banca” in quanto società “partner” di Azimut, con tassi di rendimento estremamente elevati, anche fino al 12%. A fronte della consegna del denaro, in contanti e assegni bancari e circolari, il promotore rilasciava ai clienti delle ricevute con i dati relativi al prodotto sottoscritto, alle generalità del sottoscrittore, agli importi versati e alle date di scadenza delle cedole. Non solo. Quando i clienti esprimevano delle perplessità sull’anomala modalità di versamento del denaro e, soprattutto, sull’intestazione degli assegni a favore di sconosciuti, il promotore li rassicurava spiegando che si sarebbe trattato di un acquisto – assai vantaggioso e sicuro – di obbligazioni da altri clienti, che intendevano disinvestire le proprie quote e, quindi, di un semplice subentro – il che giustificava l’intestazione degli assegni – in un’operazione già regolarmente perfezionatasi presso l’intermediario. Sui 46 clienti citati, 25 hanno presentato reclamo.

CONTESTAZIONI
– La Consob ha dunque contestato a Nicola Tropeano di aver acquisito, anche mediante distrazione a favore di terzi, la disponibilità di somme di pertinenza dei clienti; simulato operazioni di investimento; comunicato e trasmesso informazioni e documentazione contrattuale non rispondenti al vero; accettato mezzi di pagamento con caratteristiche difformi da quelle prescritte dall’articolo 108, comma 5 del regolamento. Viste la necessità e l’urgenza di proteggere gli investitori, la Commissione si è avvalsa della facoltà di sospendere il promotore, in via cautelare, per 60 giorni.

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