Banca che vai tassazione che trovi

Un mio cliente residente in Svizzera possiede in Italia, presso la banca dove operavo, obbligazioni bancarie e corporate e presso un altro istituto bancario italiano altre obbligazioni bancarie e corporate. Prima dell’accordo tra Italia e Svizzera, al momento dello stacco cedola la banca presso la quale operavo ha applicato la ritenuta del 26% non considerando il cliente lordista ma nettista. Mentre l’altro istituto pagava al cliente la cedola per intero non applicando alcuna ritenuta e considerando il cliente lordista. Potreste aiutarmi a capire quale fra i due istituti di credito ha applicato correttamente la tassazione?
A.L.S., ricevuta via email

RISPOSTA – L’istituto che applica la norma in maniera corretta è il secondo. I redditi di capitale erogati a soggetti persone fisiche non residenti, infatti, non vedono l’applicazione della ritenuta fiscale né a titolo d’acconto né a titolo di imposta. Ciò in quanto sarà il soggetto a doverlo dichiarare nel paese di residenza. Comprendiamo la perplessità del lettore perché è alquanto strano un errore del genere, la motivazione potrebbe essere nel fatto che il cliente per un intoppo burocratico risulta soggetto “residente” e conseguentemente la banca si trova costretta ad applicare la normale ritenuta. Il nuovo corso di relazioni tra il fisco italiano e quello svizzero, con il fresco accordo sullo scambio di informazioni che porterà la Svizzera, come anche Principato di Monaco e il Liechtenstein, alla uscita dalla black list, non inciderà su vicende analoghe a quelle esposta dal lettore. Tale accordo, infatti, riguarda i residenti italiani con rapporti in Svizzera, e non viceversa. Nel caso esposto dal lettore, quindi, l’unico rischio fiscale che si corre oggi e si correrà anche in futuro è quello di vedersi contestare la residenza fittizia all’estero per finalità elusive, sfruttando il minor carico di imposte di quel paese. E’ il famoso principio fiscale del “centro di interessi” in Italia che ha colpito anche personaggi famosi come Valentino Rossi, lo scomparso Luciano Pavarotti ed altri ancora che risultavano residenti all’estero per fini elusivi.

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