Attimis (Banca Leonardo): consulenti cruciali per la voluntary

Banca Leonardo preme l’acceleratore sul wealth management. Dopo la recente nomina di Gianluca Attimis (nella foto) alla guida della divisione, la società ha avviato un processo di recruiting su scala nazionale e guarda con attenzione al mercato in cerca di opportunità di crescita per linee esterne. Ne parla con BLUERATING lo stesso Attimis.

Quale impronta darà alla divisione wealth management?
Le specificità del servizio di Banca Leonardo risiedono nell’indipendenza e nella percezione del cliente non come un terminale del servizio di distribuzione, ma come un soggetto da soddisfare in base alle singole esigenze. Il fatto di “non avere” prodotti della casa ci dà la serenità propria di chi ha come obiettivo non la vendita, ma la realizzazione dei desiderata del cliente.

Quanti professionisti lavorano nel team? Amplierete la squadra?
Oggi la società conta 84 professionisti e, al momento, è in atto una politica di recruiting su scala nazionale sia di relationship manager che di promotori finanziari, tutti a un livello medioalto.

A quale fascia di clientela guarda il vostro wealth management?
I nostri servizi si rivolgono a una fascia medio-alta di clienti. Il nostro cliente tipo è l’imprenditore che ci utilizza come cassaforte per i propri risparmi: nostro compito è garantire la protezione del suo patrimonio, il mantenimento del suo potere d’acquisto, la conservazione e il miglioramento nel tempo del suo stile di vita. La consulenza che offriamo si fonda sulla conoscenza approfondita del profilo del cliente, grazie alla quale è possibile gestire in modo ampio e strutturato fiscalità ed evoluzione storica del suo portafoglio.

Cosa può dirci del nuovo sito istituzionale e del nuovo logo?
Pur rimanendo legati ai valori storici che hanno portato la nostra realtà a crescere in modo considerevole negli ultimi anni, Banca Leonardo intende restare al passo coi tempi e proporsi come istituto all’avanguardia anche in termini di immagine. Per questo abbiamo lanciato un nuovo sito istituzionale dalla veste più moderna e un nuovo logo, più accattivante e distinguibile.

State guardando al dossier Cesare Ponti o ad altre opportunità di crescita per linee esterne?
Banca Leonardo in generale è interessata a eventuali acquisizioni nel mondo del private banking di fascia alta perché ritiene che sia un’ottima possibilità di crescita nel nostro ambito. Il nostro settore è in fase di concentrazione, anche per creare sinergie di scala: se trovassimo realtà simili alla nostra e indipendenti potremmo accelerare la realizzazione di questo obiettivo.

Cosa pensa del debutto dei fondi in Borsa?
Siamo sicuramente favorevoli, perché ne deriverà un mercato più trasparente per il cliente e la compravendita dei fondi ne sarebbe facilitata. La nostra offerta di fondi è comunque al momento già molto ampia. Abbiamo una struttura di advisory dedicata ai clienti che desiderano una consulenza imparziale su questi prodotti.

È da poco diventata legge a tutti gli effetti la cosiddetta voluntary disclosure: quali opportunità e quali rischi per i consulenti? La voluntary disclosure rappresenta un’ottima opportunità per i consulenti italiani. Questa manovra permetterà al patrimonio estero di entrare nei nostri mercati finanziari e nel sistema economico con tutti i vantaggi del caso. Riteniamo che Banca Leonardo possa rappresentare un valido approdo per i soggetti interessati al rimpatrio del capitale visti i servizi a disposizione e la struttura esperta sia nella gestione patrimoniale che nella consulenza fiscale di successione e di pianificazione finanziaria. A differenza dei precedenti procedimenti, nella voluntary disclosure giocheranno un ruolo fondamentale i consulenti finanziari, ai quali verrà dato il delicato compito di verificare l’operazione di rientro dei capitali e le relative sanzioni.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!