Azimut, cresce il dividendo

UTILE Azimut Holding ha chiuso il 2014 con un utile netto consolidato di 92,1 milioni di euro, che si confronta con i 155,7 milioni di euro del 2013: il calo è riconducibile principalmente all’esborso da 105,9 milioni di euro (oltre agli interessi di legge per circa 11,9 milioni di euro) relativo ad un accordo raggiunto nell’ultimo trimestre 2014 con l’agenzia delle Entrate. Nel corso del 201, segnala Azimut, sono stati inoltre pagati dividendi ordinari per circa 93 milioni di euro; in data 30 giugno si è proceduto al rimborso delle rate del Senior Loan per un importo complessivo pari a 10 milioni di euro e in data 1 luglio si è proceduto al rimborso dell’ultima tranche del prestito “Azimut 2009-2016 subordinato 4%” per un ammontare pari a 17,6 milioni di euro. L’utile netto consolidato normalizzato – depurato dai costi straordinari, prevalentemente dovuti all’accordo con il Fisco , risulta pari a 174,3 milioni di euro rispetto ai 155,7 milioni del 2013. I ricavi consolidati si sono attestati a 552,3 milioni dai 472,1 milioni del 2013. L’utile netto della sola capogruppo Azimut Holding SpA è stato infine pari a 136,5 milioni di euro rispetto ai 148,5 milioni registrati nel 2013.

DIVIDENDO
– Il cda proporrà all’assemblea dei soci, convocata per il 30 aprile 2015, la distribuzione di un dividendo totale di 0,78 euro per azione, in aumento rispetto ai 70 centesimi per azione del 2013 e sopra le attese degli analisti, che si aspettavano in media un dividendo da 0,59 euro per tenere conto degli effetti dei costi straordinari dovuti alla transazione con il Fisco. Alla componente ordinaria, pari a 0,10 euro, si somma un dividendo aggiuntivo per 0,68 euro con stacco cedola 18 maggio 2015.

PATRIMONIO – Il patrimonio totale a fine dicembre 2014 si attestava a 30 miliardi di euro rispetto ai 24 miliardi di euro a fine 2013, comprensivo del risparmio amministrato e gestito da case terze direttamente collocato (26,7 miliardi di euro le masse gestite a fine 2014 rispetto ai 21,4 miliardi di euro a fine 2013), mentre la posizione finanziaria netta consolidata risultava positiva per circa 312,4 milioni di euro (era di 353,6 milioni di euro a fine settembre 2014 e 363,5 milioni di euro a fine dicembre 2013).

RECLUTAMENTO – Sul fronte del reclutamento di promotori finanziari e private banker, nel 2014 il gruppo Azimut e le sue divisioni hanno registrato 128 nuovi ingressi, portando il totale delle reti a fine dicembre a 1.524 unità.

IL COMMENTO DI GIULIANI – “Siamo orgogliosi di poter presentare alla fine del 2014 Azimut come l’unica multinazionale italiana del risparmio gestito, presente in 13 Paesi del mondo, che opera in Italia secondo un modello di piattaforma aperta di prodotti e servizi offrendo ai clienti le stesse possibilità di scelta di un multi-family office, ma a livello industriale”, ha commentato il presidente e ceo Pietro Giuliani. “Abbiamo chiuso un altro anno record, conseguendo risultati economico finanziari che, epurati principalmente dagli effetti dell’accordo con l’Agenzia dell’Entrate, superano qualsiasi precedente utile mai realizzato dal gruppo. L’impegno e la determinazione di tutti i nostri professionisti ci hanno, inoltre, permesso di conseguire il miglior risultato di sempre in termini di raccolta netta (5,6 miliardi di euro, +73% rispetto al 2013). Durante l’anno abbiamo consolidato la nostra presenza internazionale, in particolare in Brasile e Turchia, e siglato nuove joint venture in Messico e in Australia. Da inizio 2015, in soli due mesi, la raccolta netta ha raggiunto quasi 800 milioni di euro e la performance media ponderata netta è al 5%, superiore alla media dell’industria”.



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