Mariani (Veneto Banca): come cambia il nostro private dopo Bim e Ipibi

COME CAMBIA IL PRIVATE – Recruiting esterno affiancato a percorsi di formazione mirati per le risorse esistenti e razionalizzazione dell’offerta. Sono queste, in estrema sintesi, le direttrici su cui si sta muovendo oggi il private banking di Veneto Banca, protagonista di un’importante revisione dopo la decisione di cedere le attività di Banca Ipibi Financial Advisory e Banca Intermobiliare. Come ha spiegato in un’intervista a MF il responsabile del business, Paolo Mariani, “la strategia della capogruppo ha comportato gioco forza una rifocalizzazione del mercato private”. Queste attività tuttavia, ha sottolineato il manager, “rimangono comunque strategiche, se non addirittura indispensabili, e non potrebbe essere altrimenti considerando il nostro dna e la nostra presenza georgafica”.

OFFERTA
– La rifocalizzazione, ha proseguito Mariani, riguarda in prima istanza l’offerta: “manterremo un’architettura aperta e multi-brand, ma non va bene avere tutto tanto per averlo”. Veneto Banca punta invece a “una copertura dei mercati e delle asset class secondo logiche ben delineate: per adesso non abbiamo tagliato alcun accordo commerciale, ma non è escluso che lo faremo nelle prossime settimane, appena termineremo l’analisi in corso”.

RECLUTAMENTO – Sul fronte del reclutamento invece, Mariani ha spiegato che la società sta già lavorando a nuovi inserimenti dall’esterno, ma sta anche “cercando di valorizzare le competenze interne con percorsi adeguati di formazione”: il piano prevede quattro incontri trimestrali con tutti i banker della struttura con l’advisor Prometeia, che fornisce loro una  view strategica e aggiornata su mercati e valute. Quanto infine ai servizi di advisory, il responsabile private banking di Veneto Banca ha spiegato che la società fornisce “in casa” la consulenza finanziaria, mentre si appoggia a professionisti esterni per le altre tematiche, come la consulenza immobiliare, legale, fiscale, tributaria e artistica. Alla fine di dicembre 2014, la società contava su asset per 5 miliardi di euro tra gestito, amministrato e liquidità.

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