Bonifico al beneficiario sbagliato? Rivolgersi alla banca di destinazione

DOMANDA – Un mio cliente ha bonificato una forte somma a un’azienda fornitrice con sede in Polonia. Nella disposizione di bonifico alla propria banca, ha compilato esattamente i campi Iban e beneficiario nonché barra la casella “persona giuridica”. Dopo alcuni giorni il fornitore ha reclamato la somma. La banca del mio cliente, dopo alcune ricerche, gli ha comunicato che l’Iban fornitole non corrispondeva all’azienda beneficiaria e che il titolare “persona fisica”, cui corrispondono le coordinate Iban, vedendosi la somma sul conto ha prelevato tutto. La banca italiana nega una propria responsabilità nell’accaduto e non intende rimborsare il mio cliente. Potete offrirmi dei suggerimenti?
P.C., Bergamo

RISPOSTA – Il quesito posto dal promotore finanziario è piuttosto complesso. Alla luce dei fatti, non sembrano attribuibili responsabilità alla banca italiana. L’articolo 24 del Decreto legislativo 27 gennaio 2010 n.11 di attuazione della direttiva 2007/64/CE, relativa ai servizi di pagamento nel mercato interno, prevede che se un ordine di pagamento è eseguito conformemente all’identificativo unico, esso si ritiene eseguito correttamente per quanto concerne il beneficiario e/o il conto indicato dall’identificativo unico. L’identificativo unico è un codice che identifica l’utilizzatore di servizi di pagamento o il suo conto oppure entrambi. Il prestatore di servizi di pagamento è responsabile  solo dell’esecuzione dell’operazione di pagamento in conformità con l’identificativo unico fornito dall’utilizzatore anche qualora quest’ultimo abbia fornito al suo prestatore di servizi di  pagamento informazioni ulteriori rispetto a tale identificativo. Conseguentemente, se la banca ha utilizzato le coordinate Iban fornite dal cliente non ha responsabilità.
Diversa la situazione riguardo l’arrivo del bonifico sul conto errato. La banca di arrivo, infatti, avrebbe dovuto per forza di cose accorgersi che il nominativo del beneficiario non corrispondeva al conto corrente identificato mediante le coordinate Iban. L’anomalia avrebbe dovuto far sorgere una richiesta di informazioni alla banca di partenza, che in tal modo avrebbe avvisato il cliente.
Il cliente del lettore, quindi, deve approfondire le possibilità di agire nei riguardi dell’istituto di credito polacco. Sussiste anche l’ovvio indebito arricchimento da parte di chi si è visto arrivare la somma sul conto senza motivo e se ne è impossessato, ma agire contro questa persona può essere oltremodo complesso.

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