Mediolanum e Consob non perdonano: pf allontanato e poi sospeso

“GRAVI IRREGOLARITÀ” – Tutto è partito dalle note del 12 febbraio 2015 con cui Banca Mediolanum ha segnalato “il compimento di gravi irregolarità” da parte di Michele Pernumian e ha comunicato di aver adottato, in data 4 febbraio 2015, “il provvedimento di recesso per giusta causa” nei confronti del pf. Effettuate le verifiche necessarie, la Consob ha stabilito con delibera 19134 la sospensione cautelare per 60 giorni di Pernumian dall’esercizio dell’attività di promotore finanziario. In pratica, a valle di contatti telefonici con i clienti assegnati al promotore finanziario, spiega la Consob nella delibera, “è emerso che Pernumian avrebbe distratto somme complessive per 155.500 euro” di pertinenza delle persone seguite. Una signora, in particolare, “è stata contattata da Banca Mediolanum per verificare alcune operazioni e, in tale occasione, ha dichiarato di disconoscere l’emissione di diversi assegni bancari e di non avere alcun debito nei confronti dei beneficiari”, di cui la delibera non fa il nome.

LE CONTESTAZIONI
– La signora ha precisato di aver firmato gli assegni citati “senza apporre il nominativo dei beneficiari”, campo che “veniva successivamente compilato da Pernumian”, e che queste somme avrebbero dovuto essere investite in prodotti di Banca Mediolanum. La signora ha disconosciuto un’operazione di bonifico online effettuata il 13 gennaio 2015 per un importo di 5.500 euro, precisando che “è possibile che Pernumian sia riuscito a venire a conoscenza dei codici segreti personali quando controllava la sua documentazione presso la sua abitazione e abbia pertanto effettuato, a sua insaputa, l’operazione”. Un altro cliente ha disconosciuto l’emissione 12 assegni bancari tratti su Banca Mediolanum tra il 5 settembre 2005 e il 20 ottobre 2010, per un importo complessivo pari a 112.000 euro intestati allo stesso pf e da lui incassati presso una banca terza. Di questi assegni bancari l’ultimo “è stato tratto in data 20 ottobre 2010 per l’importo di 10.000 euro e incassato dal promotore presso banca terza”.

LA DELIBERA
– Il cliente ha precisato agli ispettori della banca di avere emesso gli assegni “in bianco” con l’intenzione di effettuare investimenti in Banca Mediolanum, come da indicazioni del promotore. In conclusione, ritenuti esistenti, a carico del pf, “elementi che fanno presumere il perfezionamento dell’acquisizione, mediante distrazione, della disponibilità di somme di pertinenza dei clienti, l’omesso perfezionamento di operazioni di investimento, la comunicazione ai clienti di informazioni non rispondenti al vero e l’accettazione di mezzi di pagamento con caratteristiche difformi da quelle prescritte” e considerato che “i comportamenti descritti sono tali da compromettere l’affidabilità del promotore nei confronti dei risparmiatori e, in particolare, che le condotte indicate, in ragione della loro gravità, dell’entità dei danni cagionati, della continuazione, delle modalità fraudolente con cui sono state realizzate”, sono sanzionabili con la radiazione e ritenuta la necessità e l’urgenza, per la tutela degli investitori, anche potenziali, di sospendere in via cautelare Pernumian dall’attività di pf, la Consob ha emesso la delibera 19134.

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