Vegas: popolari-spa, occhio a regole troppo severe

LA RIFORMA POPOLARE – Giuseppe Vegas (qui il suo discorso integrale al mercato e qui il commento del presidente di Anasf Maurizio Bufi) vede con favore la trasformazione in società per azioni delle maggiori banche popolari che, “oltre a produrre un impatto positivo sull’assetto di governance, permetterà loro un più agevole accesso al mercato dei capitali, anche in vista di possibili ulteriori rafforzamenti patrimoniali e in funzione di nuove aggregazioni”. Tuttavia, osserva il presidente Consob nel suo discorso in occasione dell’incontro annuale della Commissione con il mercato finanziario, l’introduzione della nuova regolamentazione europea – che, a partire dal 2017, prevede l’obbligo di detenere strumenti di capitale a debiti tali da assorbire perdite significative – potrebbe portare a significativi inasprimenti delle norme sui requisiti patrimoniali delle banche, sfavorendo cosi il sistema bancario italiano.

RISCHIO REGOLE SEVER
E – “È necessaria una riflessione approfondita sull’attuale tendenza della regolamentazione a focalizzarsi quasi esclusivamente sui profili di stabilità, trascurando gli effetti che possono ricadere sulla crescita economica e sulla funzionalità stessa del sistema  finanziario”. Il rischio infatti, ha evidenziato Vegas, è che con regole eccessivamente severe scatti un meccanismo di selezione avversa, per cui le imprese a più basso merito di credito non riescano più ad accedere al credito bancario e debbano rinunciare a investire: una situazione che potrebbe causare “una fuga degli investitori verso altri sistemi finanziari”.

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