Mps, il responso della Bce: ok aumento ma avanti con matrimonio

ALLA RICERCA DI UN PARTNER – Che si trovi un buon partito. E la politica in questo caso non c’entra. La Bce insiste sulla necessità del Monte dei Paschi di Siena di contrarre matrimonio, come si evince dal comunicato stampa e dal documento allegato diffusi nelle ore scorse dalla banca. “Banca Mps ritiene che, a seguito del completamento dell’aumento di capitale in opzione e grazie alle azioni già intraprese”, compresa “la nomina di advisor strategici che, insieme con il consiglio di amministrazione e l’amministratore delegato della banca, stanno lavorando per identificare un partner per Banca Mps, la banca stessa sarà pienamente in grado di rispettare le richieste della decisione relativa al Supervisory review and evaluation process (Srep), avendo già fornito alla Bce i passaggi chiave di tale processo, riflessi nei nuovi obiettivi comunicati al mercato in data 8 maggio 2015″.

OK ALL’AUMENTO DI CAPITALE
– La Bce ha approvato l’aumento di capitale in opzione da 3 miliardi di euro e il conseguente rimborso dei nuovi strumenti finanziari per 1,071 miliardi. “A seguito del rimborso effettuato lo scorso anno, per un importo pari a 3 miliardi”, si legge nella nota, “questa tranche di rimborso consentirebbe l’integrale restituzione da parte di Banca Mps degli aiuti di Stato ricevuti, con largo anticipo rispetto alla scadenza inizialmente concordata con la Commissione europea, prevista per la fine del 2017. Come già comunicato al mercato l’11 febbraio 2015 e il 10 aprile 2015, nel contesto della decisione odierna, la Bce ha osservato, in linea con quanto già indicato nella lettera del 10 febbraio 2015 relativa ai risultati del Supervisory review and evaluation process, che l’aumento di capitale in opzione costituisce solo una delle azioni contenute nel capital plan e indirizzate a fronteggiare le principali criticità della banca, per lo più relative alle cosiddette non performing exposures, alla difficoltà di raggiungere adeguati livelli di redditività e di generare capitale organicamente e alla bassa capitalizzazione”.

IL PIANO DI MPSBanca Mps ritiene che, “a seguito del completamento dell’aumento di capitale in opzione e grazie alle azioni già intraprese – comprese la conclusione di altre iniziative di capital management, per un ammontare complessivo di 220 milioni di euro (inclusa la cessione della partecipazione in Anima Holding, la cui conclusione è prevista per il 15 luglio 2015), l’approvazione dei nuovi obiettivi, illustrati nella presentazione della prima trimestrale 2015 e dell’aggiornamento del business plan e contenenti azioni specifiche e ben definite relative alla gestione e alla riduzione delle non performing exposures (inclusa la vendita di ulteriori npe per un importo pari a 5,5 miliardi entro il 2018), un chiaro percorso per il ritorno alla redditività a partire dal primo trimestre del 2015 e la nomina di advisor strategici che, insieme con il cda e l’amministratore delegato della banca (Fabrizio Viola, nella foto a sinistra), stanno lavorando per identificare un partner per Banca Mps – la banca stessa sarà pienamente in grado di rispettare le richieste della decisione relativa allo Srep, avendo già fornito alla Bce i passaggi chiave di tale processo, riflessi nei nuovi obiettivi comunicati al mercato in data 8 maggio 2015. Pertanto, avendo ricevuto l’approvazione della Bce, Banca Mps intende lanciare l’aumento di capitale in opzione non appena possibile, prevedibilmente entro la fine di maggio“.

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