Bankitalia “sfoltisce” il mercato degli intermediari finanziari con una nuova circolare

CIRCOLARE 288 – Prende corpo la nuova disciplina di vigilanza sugli intermediari finanziari: la Banca d’Italia ha pubblicato nei giorni scorsi l’attesa circolare 288 (qui sotto il documento in versione sfogliabile), necessaria per dare attuazione al decreto legislativo 141 del 13 agosto 2010, che ha riformato il Titolo V del Testo unico bancario (Tub).

ALBO UNICO – Le nuove regole, che entreranno in vigore il 60esimo giorno successivo alla pubblicazione sul sito della Banca d’Italia, ovvero il 10 luglio 2015, prevedono l’istituzione di un Albo unico degli intermediari finanziari che esercitano nei confronti del pubblico l’attività di concessione di finanziamenti sotto qualsiasi forma e ne affida la tenuta alla Banca d’Italia. Sparisce così la distinzione tra intermediari ex art. 106 (banche e gruppi bancari, sgr, sicav e sicaf, istituti di moneta elettronica, istituti di pagamento, conglomerati finanziari, confidi e operatori professionali in oro) e soggetti iscritti nell’elenco speciale ex art. 107 del Tub (intermediari che concedono finanziamenti di importo superiore a determinate soglie di operatività, intermediari che esercitano attività di servicing in operazioni di cartolarizzazione e confidi di maggiore dimensione). Non solo: con la nuova normativa – spiega a BLUERATING Mario Basilico (nella foto), partner dello studio di consulenza amministrativa, fiscale e legale Interprofessionale srl Banca d’Italia vuole “sfoltire” un po’ il mercato degli intermediari finanziari: basti pensare che, da una ricerca condotta dallo stesso studio Interprofessionale, è emerso che su circa 650 intermediari iscritti al registro, meno di un centinaio sarebbero in linea con le nuove regole.

SOGLIA DI CAPITALE MINIMO – Ma cosa prevede esattamente la riforma del Titolo V del Tub? In sostanza, spiega ancora Basilico, razionalizza la regolamentazione e l’assetto dei controlli a cui sono sottoposti gli intermediari finanziari e disciplina la struttura organizzativa interna dei soggetti iscritti al registro. Fissa inoltre una soglia di capitale minimo a 2 milioni di euro (3 milioni per i soggetti che svolgono l’attività di rilascio di garanzie) e rafforza l’impianto delle regole e dei poteri sugli intermediari.

GLI OPERATORI DIMINUIRANNO
– “Si tratta di una rivoluzione per il settore, ora tutti dovranno rispettare requisiti più stringenti”, ha spiegato Basilico. “Si tratterà di vedere, nei prossimi due mesi, quanti e quali saranno i soggetti con la statura necessaria a rimanere sul mercato”.

 

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