Promotori, nel vostro futuro c’è chi vede portafogli da 150 milioni

I PROSSIMI 30 ANNI DELLA CONSULENZA – Come saranno i prossimi 30 anni della consulenza? Una risposta possibile l’ha delineata Ignazio Rocco di Torrepadula (nella foto), senior advisor presso Boston Consulting Group, che nell’ambito del convegno annuale di Assoreti (qui la notizia) ha presentato la relazione “I prossimi trent’anni: quali sfide per la consulenza finanziaria?”, dalla quale si evince come gli stock delle reti siano cresciuti dai 154 miliardi di euro del 2000 ai 315 miliardi del 2014, mentre il patrimonio per promotore finanziario è aumentato da 5,1 milioni a 14,5 milioni di euro.

L’INDUSTRIA POTREBBE MOLTIPLICARE PER 10 I SUOI NUMERI
– Ma l'”evoluzione della specie”, come l’ha definita il consulente di Boston Consulting Group, si nota anche dal mix del patrimonio gestito, dove dal 2000 al 2014 è diminuita l’incidenza degli Oicr – dal 51,9% al 43,3% – e delle gestioni patrimoniali – dal 22,9% al 6,7% – mentre è aumentata quella dei prodotti assicurativi – dal 13,5% al 27,2% – e quella del risparmio amministrato – dall’11,7% al 22,8%. In 14 anni si è registrata anche una riduzione della marginalità dei prodotti, una stabilità delle retrocessioni alla rete e un aumento della redditività dei promotori finanziari. “Il cambiamento dei prossimi 30 anni sarà 10 volte più intenso”, ha detto Ignazio Rocco di Torrepadula. Il che, considerando un portafoglio medio per promotore finanziario pari a 15 milioni di euro, lascia presagire future masse pro capite per 150 milioni. Ma questo è davvero possibile?

Clicca per sfogliare la relazione di Ignazio Rocco di Torrepadula.

 

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