Bnp Paribas lancia la nuova obbligazione in sterline

NUOVA OBBLIGAZIONE IN STERLINE INGLESIBnp Paribas annuncia l’emissione sul mercato Mot di Borsa Italiana di una nuova obbligazione denominata in sterline inglesi. Lo si apprende da una nota, che spiega: “dopo l’obbligazione a tasso misto in dollari statunitensi, australiani e neozelandesi, una nuova arrivata va ad ampliare la famiglia ‘Gran Riserva’ firmata Bnp Paribas: si tratta dell’obbligazione a tasso misto a otto anni denominata in sterline inglesi”. Come per le precedenti, anche l’obbligazione in sterline inglesi (codice ISIN XS1257901600) ha una durata di otto anni e paga cedole trimestrali a un tasso annuo del 4% per i primi due anni, seguite da cedole trimestrali a un tasso annuo pari all’Euribor a 3 mesi più lo 0,75% dal terzo a scadenza. Acquistabile in lotti minimi di 1.000 sterline inglesi, essa paga cedole e (a scadenza) rimborsa il 100% del capitale nella valuta sottostante. I rischi impliciti di questo investimento rimangono legati alle variazioni del tasso di cambio e all’emittente, in questo caso una tra le prime banche più solide al mondo (Bnp Paribas IBV, rating A+ S&P e garantita interamente da Bnp Paribas SA).
 
LA SCELTA DEL REGNO UNITO – “La scelta del Regno Unito è dettata non solo dalla vivace ripresa che il Paese sta vivendo negli ultimi due anni”, spiega la società nella nota, “ma soprattutto dai più recenti avvenimenti geopolitici che stanno ridefinendo la mappa dell’Unione europea. Forte del suo incremento nel Pil, attestatosi al +2,6% lo scorso anno, attualmente l’economia inglese vanta il tasso di crescita più alto tra i membri del G7. Nonostante la lieve flessione in chiusura d’anno, gli analisti Bnp Paribas prevedono una crescita del Pil del +2,7% a fine anno e del +2,1% a fine 2016. Tale trend è sostenuto in buona parte dal nuovo calo dei prezzi del petrolio, elemento che, pur impattando negativamente i ‘settori estrattori’, giova particolarmente all’economia inglese, passata dal 2005 da esportatrice a importatrice netta e il cui tessuto economico è fortemente basato su realtà estremamente dipendenti dall’utilizzo di questa materia prima. Costi di produzione minori per le imprese stanno già procurando benefici significativi sull’economia della grande isola. Sul fronte politico, l’impegno del rinnovato governo conservatore verso una maggiore responsabilità fiscale proiettano il Paese, secondo i nostri analisti, al pareggio di bilancio entro fine 2017″.
 
COME FUNZIONA – Tali prospettive ottimiste per il Regno Unito, conclude la nota, “contrastano fortemente con il momento incerto dell’eurozona, travolta dall’uragano Grecia e da una crisi d’identità troppo a lungo ignorata. Ecco che dunque le obbligazioni a tasso misto in sterline inglesi rappresentano una valida alternativa d’investimento in un panorama di tensioni politico-economiche che non sembra risolversi nel breve periodo”. Nevia Gregorini, head of marketing & public distribution di Bnp Paribas: “il successo delle passate emissioni ci ha dimostrato che molti investitori apprezzano l’idea di coniugare una struttura a capitale garantito con i rendimenti interessanti offerti da altre valute. Un’obbligazione che regoli sottoscrizione, pagamento delle cedole e rimborso del capitale a scadenza in sterline permette di diversificare gli investimenti degli italiani anche sulle valute”.

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