Credit Suisse nel semestre vince la battaglia con gli analisti

1,1 MILIARDI DI FRANCHI – Credit Suisse ha chiuso il secondo trimestre del 2015 con un utile netto di 1,1 miliardi di franchi svizzeri contro stime per 783 milioni. Il risultato è stabile rispetto al trimestre precedente e in crescita del 17% rispetto a un anno fa su base comparabile, ossia escludendo l’onere per l’accordo Usa nel secondo trimestre di un anno fa, che aveva mandato il risultato in rosso per 700 milioni. A sostenere il buon andamento del periodo, evidenzia la banca, ha contribuito in particolare la regione Asia Pacific per entrambe le divisioni, private banking e wealth management. Il fatturato netto è salito dell’8% a 6,94 miliardi di franchi mentre, sul fronte patrimoniale, il CET1, è salito al 10,3% a fine trimestre dal 10,1% di fine 2014.

NUOVA STRATEGIA – I numeri diffusi oggi si riferiscono ai tre mesi precedenti l’arrivo dell’ex numero uno di Prudential, Tidjane Thiam, che ha preso le redini della banca tre settimane fa: ora tutti gli occhi sono puntati sulla sua nuova strategia. “Prima della fine dell’anno presenteremo una strategia e un business model che ci consentirà di raggiungere una crescita profittevole e sostenibile”, ha detto Thiam. L’obiettivo “sarà una performance meno volatile e in grado di far fronte anche alle condizioni di mercato più impegnative grazie alla selezione del portafoglio di attività. La nuova strategia dovrà tenere conto di determinati punti critici resi evidenti dai risultati del secondo trimestre. Inoltre, l’ottimizzazione del portafoglio dovrà alleviare il fabbisogno di capitale e generare eccedenza di capitale nonché massimizzare il valore a vantaggio degli azionisti sull’arco del ciclo economico”, ha spiegato ancora il manager.

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