Credem punta sui giovani: oltre 170 assunzioni da gennaio

UTILE – Il gruppo Credem, presieduto da Giorgio Ferrari, ha chiuso il primo semestre 2015 con un utile netto in crescita del 20,6% su anno a 119,4 milioni di euro e una raccolta complessiva in aumento dell’11,3% su anno a 66,6 miliardi di euro. “Anche i risultati dei primi sei mesi confermano l’efficacia della nostra strategia: intermediazione creditizia, aumento quote di mercato, forte investimento in tecnologia e sulle persone”, ha dichiarato Adolfo Bizzocchi, direttore generale di Credem. “Stiamo continuando a puntare sui giovani con nuove assunzioni; nel primo semestre sono entrati più di 170 colleghi di cui oltre l’80% sotto i 30 anni”.

ASSUNZIONI – A fine giugno 2015 inoltre, il gruppo Credem ha aumentato del 5,3% su anno i prestiti a clientela, raggiungendo 21,4 miliardi di euro, anche attraverso erogazioni per 414,6 milioni di euro di nuovi mutui ipotecari alle famiglie (+38% a/a). E’ proseguito anche lo sviluppo della clientela e delle quote di mercato con 59 mila nuovi clienti nel semestre, mentre le assunzioni sono state 171, con una crescita dell’organico del 2% anno su anno. Il margine di intermediazione è salito del 12,6% a 611 milioni di euro, mentre il margine finanziario si è attestato a 210 milioni di euro e i costi operativi sono stati pari a 349,2 milioni di euro rispetto ai 330,9 milioni di euro di fine primo semestre 2014 (+5,5% a/a).

RACCOLTA – Per quanto riguarda in particolare la raccolta, quella diretta da clientela è aumentata del 9% a 18.485 milioni di euro, mentre quella diretta complessiva è stata pari a 20.785 milioni di euro (+13,3%). La raccolta assicurativa ha raggiunto 5.127 milioni di euro, +30,8% su ann, mentre la raccolta indiretta da clientela è stata pari a 32.599 milioni di euro, +5,8%. Nel dettaglio, la raccolta gestita è cresciuta del 12,7% a 22.002 milioni di euro, con le gestioni patrimoniali che hanno contribuito per 5.061 milioni di euro (+18,9%) e i fondi comuni di investimento e Sicav per 10.141 milioni di euro (+10%).

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