Venditori e consulenti, due anime che si fondono

IL RAPPRTO CONSOB – Il recente rapporto Consob sulle scelte d’investimento degli italiani rivela che nel 2014 metà delle famiglie ha investito nei mercati finanziari in prodotti del risparmio gestito. Nella stessa indagine emerge che solo il 22% si affida a un esperto e ci si fida poco della consulenza degli specialisti, mentre circa la metà degli investitori preferisce il parere di amici e parenti.

UN DIBATTITO SULLA PROFESSIONALITA’ DEL CONSULENTE – In un contesto di scarsa fiducia, la Consob mette un po’ di benzina sul fuoco richiamando gli intermediari alla limitazione dell’applicazione di performance fees e in particolare al collocamento di prodotti e servizi che puntano più a soddisfare gli interessi propri che quelli dei clienti. In verità tali interessi coincidono sempre e nel lungo periodo questa affermazione si consolida, ma in Italia il concetto del guadagno condiviso non sem¬pre si afferma. I clienti sono sempre contenti di pagare commissioni di performance se le performance sono vere, escludendo i casi di applicazione su periodi troppo brevi e senza meccanismi compensativi sui ribassi. Ma qui si apre un dibattito sulla professionalità del consulente e i dati che emergono dall’analisi dei professionisti iscritti all’Albo dei promotori finanziari evidenzia che su 54.541 iscritti a fine 2014 solo 34.976 hanno un mandato per conto di una delle 306 società abilitate all’attività di intermediazione. Pertanto sono iscritti all’Albo circa 20.000 professionisti che in verità in gran parte sono dipendenti bancari.

DUE ANIME CHE SI STANNO FONDENDO
– Questo è il fenomeno nuovo che stiamo vivendo e che sta modificando un panorama che vedeva nel promotore finanziario un professionista con spiccate capacità commerciali, pagato a provvigione, verso un nuovo profilo di operatore pagato a stipendio, ed emanazione del sistema bancario. Queste due anime, e gli interessi e le esigenze che ne conseguono, si stanno fondendo nel nuovo Albo dei consulenti finanziari che sta prendendo vita e non sono di semplice integrazione. Resta al centro l’interesse del cliente, che ognuno interpreta come meglio crede, ma anche con queste contraddizioni il sistema cresce e si consolida.

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