FIDUCIA NELLO STATO – Nonostante la fiducia nei confronti delle istituzioni è scesa al 10% a seguito della crisi finanziaria, l’82% degli italiani si affida allo Stato in caso di bisogno. Al contrario il 6% confida nel datore di lavoro e il 4% nelle assicurazioni. È quanto emerge da una Ricerca Europea del gruppo Zurich sulla Protezione Individuale del Reddito condotta su sei Paesi del Vecchio Continente intervistando 6.000 persone in Germania, Irlanda, Italia, Spagna, Svizzera e Inghilterra.
WELFARE E FAMIGLIA – Dall’indagine, si legge in una nota, emerge anche che gli italiani si affidano al welfare e alle famiglie e che gli europei sottovalutano il rischio di perdita del reddito. Nel dettaglio, la famiglia sostituisce il welfare nel lungo termine: infatti, un quarto degli intervistati chiede aiuto anche ai familiari. Inoltre, il campione italiano ritiene di poter coprire i propri bisogni economici attraverso i propri risparmi per 3-4 anni. Periodo inferiore rispetto alla media del panel europeo che raggiunge i 4,6 anni. Il 59% degli italiani ritiene di aver bisogno di un reddito pari a quello che attualmente percepisce per poter mantenere uno stile di vita dignitoso, anche se il 62% si aspetta di ricevere meno di tre quarti del reddito attualmente percepito.
DISABILITA’ SUL LAVORO – Infine il campione ritiene che un buon equilibrio fra vita privata e lavorativa (29%), sicurezza sul lavoro (28%) e uno stile di vita sano (25%), siano le strategie per prevenire situazioni di disabilità sul lavoro. In relazione agli altri Paesi europei, per il 50% degli intervistati il rischio di poter perdere il reddito a causa di una sopravvenuta perdita della capacità di lavorare è inferiore al 10%, mentre secondo le statistiche fino al 25% della forza lavoro potrebbe perdere la capacità lavorativa. Solo un intervistato su tre sa di poter proteggere il proprio reddito con un prodotto assicurativo.