QUALIFICHE APPROPRIATE – Stando a quanto contenuto nell’articolo 25 della Mifid 2, in particolare in riferimento ai criteri di valutazione di esperienza e conoscenza richiesti dal paragrafo 1, gli Stati membri dovranno richiedere alle aziende di investimento di assicurare e dimostrare alle autorità competenti che le persone fisiche che erogano consulenza sugli investimenti o forniscono informazioni possiedano le conoscenze ed esperienza necessarie, i cui criteri di valutazione dovranno essere pubblicati dagli stessi Stati membri. Le autorità nazionali competenti dovrebbero specificare le “qualifiche appropriate” necessarie per soddisfare i requisiti di queste Linee Guida, unitamente al periodo minimo di “appropriata esperienza”, differenziandolo eventualmente in base alle qualifiche in possesso dello staff e anche in base al servizio rilevante offerto.
LE CONSIDERAZIONI DI ESMA – I punti precedenti non si applicano nel caso in cui esistano nell’azienda staff di persone con non meno di cinque anni di “appropriata esperienza” nell’erogare gli stessi servizi rilevanti; in questi casi, a discrezione delle autorità nazionali competenti, possono essere considerati in possesso della conoscenza e competenza necessarie per adempiere all’obbligo richiesto. Ed è proprio qua che si inseriscono le considerazioni di Esma: la proposta è che l’eccezione di cui sopra si possa applicare laddove l’azienda abbia valutato e continui a valutare che i membri dello staff rilevante hanno conoscenza ed esperienza sufficiente per adempiere agli obblighi. Le aziende di investimento dovrebbero altresì conservare traccia delle valutazioni fatte per verificare conoscenza ed esperienza dei membri dello staff. Parallelamente, la valutazione anche nel continuo dei requisiti dei consulenti dovrebbe comportare che l’azienda di investimento si doti di procedure e criteri chiari.
Matteo Chiamenti, ProfessioneFinanza