Massimo Doris: interessati a reti di pf, non a sportelli

OK A RETI DI PROMOTORI, NO A SPORTELLI – “Se si parla di reti di promotori finanziari, noi analizziamo sempre attentamente ogni proposta. Fino ad oggi non si è concretizzato nulla perché abbiamo valutato non convenienti quelle offerte”. Così Massimo Doris, a.d. di Banca Mediolanum, ha risposto all’agenzia di stampa Radiocor, a margine dell’assemblea di Mediolanum Spa che ha dato il via libera alla fusione (qui la notizia precedente), sull’interesse verso eventuali acquisizioni. “In questi anni le banche d’affari ci hanno proposto un sacco di reti, nell’analisi noi non scartiamo mai nulla a priori, a meno che non ci offrano banche tradizionali con reti di sportelli. Quelle non sono nella nostra strategia”, ha spiegato Doris.

NUOVO CDA POST FUSIONE – Dopo il varo della fusione con la holding Mediolanum, Banca Mediolanum dovrà rivedere la composizione del suo cda e l’intenzione è di farlo in occasione dell’assemblea sul bilancio 2015. Doris ha aggiunto: “nel momento in cui avverrà la fusione, Mediolanum Spa scompare con tutto il suo consiglio e a quel punto Banca Mediolanum sarà la società quotata con Massimo Doris amministratore delegato ed Ennio Doris presidente. Dopo ci sarà un’assemblea che approverà il bilancio e molto probabilmente si dovrà rivedere il cda in carica”. Se tutto va bene, “la fusione sarà in vigore a fine dicembre” e per le modifiche “si andrà con l’assemblea di approvazione del bilancio 2015”. L’auspicio è che i soci non esercitino il diritto di recesso per un valore superiore ai 100 milioni di euro, che è quello stanziato.

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