Banche popolari, il verdetto del Tar slitta a febbraio

IL VERDETTO – Slitta a febbraio il verdetto del Tar del Lazio sulla trasformazione delle banche popolari in spa. I giudici del Tribunale amministrativo – che avrebbero dovuto esprimersi nei giorni scorsi – non hanno fissato alcuna sospensiva cautelare per nessuno dei ricorsi presentati contro la riforma, fissando le discussioni di merito per il 10 febbraio 2016.

I RICORSI – In particolare è stata rigettata la richiesta di sospensiva presentata da alcuni soci di Ubi e altre popolari capitanate da Piero Lonardi. Gli altri due ricorsi – quello di Adusbef e Federconsumatori, e quello che vede primo firmatario Marco Vitale – sostenevano la incostituzionalità della legge di riforma, presentata sotto forma di decreto legge in mancanza dei presupposti di necessità e urgenza: in questo caso il Tar ha accettato la richiesta dei ricorrenti, che hanno preferito rinunciare al giudizio di sospensiva per discutere direttamente nel merito. Secondo i ricorrenti infatti, “la materia è delicata e necessita di una discussione approfondita vista la mole di documentazione presentata”, come ha spiegato l’avvocato Fausto Capelli, che segue il ricorso Vitale.

LA RIFORMA – Il decreto sulle popolari prevede che le banche debbano adeguarsi alla riforma entro 18 mesi dalla data di entrata in vigore delle disposizioni di attuazione emanate dalla Banca d’Italia, quindi entro il dicembre 2016. La prima ad avviarsi verso la trasformazione in Spa è stata Ubi che per sabato prossimo ha convocato l’assemblea sul nuovo statuto.

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