Banca Imi, il risultato netto sale del 15%

Il consiglio di amministrazione di Banca IMI la banca d’investimento del gruppo Intesa Sanpaolo, inserita nella Divisione Corporate condotta dal direttore generale Gaetano Miccichè e guidata dall’amministratore delegato e direttore generale Mauro Micillo, si è riunita oggi sotto la presidenza di Fabio Roversi Monaco ed ha approvato i risultati individuali e consolidati al 30 settembre 2015.

Il consuntivo dei primi nove mesi fa segnare un risultato netto consolidato di 473 milioni di euro, in aumento del 15% rispetto ai 411 milioni del 30 settembre 2014. Il risultato è stato trainato dai ricavi operativi, con il margine di intermediazione a 1.147 milioni di euro – in aumento del 7,6% sui nove mesi del 2014 – grazie all’incremento dell’operatività con clientela, riflessa nella crescita significativa dei proventi da commissioni (+26%) ed ai profitti da operazioni finanziarie, derivanti dalla gestione e diversificazione degli investimenti proprietari.

Alla formazione del margine di intermediazione consolidato hanno contribuito l’area Global Markets, guidata da Massimo Mocio, per 861 milioni di euro e l’area Corporate & Strategic Finance, diretta da Andrea Mayr, con 286 milioni di euro, grazie ai 194 milioni di euro dalla Finanza Strutturata ed ai 92 milioni di euro dall’Investment Banking. Il risultato della gestione operativa per i primi nove mesi 2015 si colloca a 822 milioni di euro (+5,3%), dopo aver contabilizzato costi di struttura per 325 milioni (dai 286 milioni al 30 settembre 2014) che riflettono una maggiore incidenza delle componenti variabili delle retribuzioni, nel quadro dell’applicazione dei sistemi incentivanti a supporto della crescita del gruppo Intesa Sanpaolo.

Il cost/income ratio si attesta al 28,3%, rispetto al precedente 26,8% del settembre 2014 e al 30,5% per l’intero esercizio 2014. Dopo accantonamenti netti e rettifiche di valore per 102 milioni di euro (che includono 20 milioni di oneri relativi al fondo di risoluzione europeo già spesati nel primo semestre), l’utile delle attività ordinarie è pari a 720 milioni di euro, in crescita del 10,6% rispetto ai primi nove mesi del 2014. I requisiti patrimoniali al 30 settembre 2015 registrano un Total Capital Ratio – composto esclusivamente da Common Equity Tier 1 – al 12,1%; il coefficiente non tiene conto del risultato in corso di formazione. Il totale attivo di bilancio si colloca a 152 miliardi di euro, dai 147 miliardi di euro del 31 dicembre 2014.

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