FinecoBank e Unicredit, il matrimonio continuerà. Parola di Foti

CRESCITA ORGANICA – Risultati di raccolta che più positivi non si può. L’a.d. Alessandro Foti (nella foto) non nasconde la sua soddisfazione per il momento positivo di FinecoBank  nella intervista rilasciata a MF. “In dieci mesi abbiamo superato la raccolta di tutto il 2014, che era già da record, registrando il miglior trimestre in assoluto nella storia di Fineco”. Risultati che Bluerating.com ha riportato ieri (qui la notizia). Va avanti anche l’attività di reclutamento di nuovi pf sul mercato, che pesano per circa un 15-20% sulla nuova raccolta della banca. “La nostra è soprattutto una crescita organica ma continuiamo a rafforzare la rete dei consulenti”, ha spiegato l’a.d. al quotidiano del gruppo Class. “Da inizio anno abbiamo inserito circa 80 persone ed entro l’anno arriveremo a un centinaio”. 

NESSUNA CESSIONE  - Foti ha anche smentito le voci secondo le quali Unicredit potrebbe cedere una quota o addirittura il controllo di FinecoBank per rafforzare i propri requisiti patrimoniali. “Sono voci che si alzano ogni volta che la banca deve comunicare bilanci”, ha dichiarato. “Non c’è ragione per cui Unicredit debba rinunziare anche solo a una parte di una società profittevole e preziosa”. La quotazione avvenuta a luglio 2014, si legge su Mf, è stata utile perché “Unicredit ha rinunciato a una fetta di risultati per far aumentare il valore dell’intera torta, rendendo Fineco un’azienda più visibile e in grado di accelerare  il proprio processo di sviluppo, ma oggi non avrebbe alcun senso vendere ancor, neppure un’ulteriore quota”

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