Non è possibile estinguere un certificato di deposito prima della scadenza

Domanda. Un mio assistito è un cliente di CariChieti assai preoccupato per la condizione della banca. Oltre a un conto corrente, possiede fondi comuni e anche un certificato di deposito che scade tra circa un anno. Ha chiesto di disinvestirlo ma gli è stato opposto un netto rifiuto. Può accedere a quella somma, anche rinunciando agli interessi promessi a scadenza?
A.G., Chieti

Risposta. Purtroppo per il lettore la risposta è negativa. I certificati di deposito sono rappresentativi di un deposito vincolato e non estinguibile prima della scadenza per alcun motivo. In passato non erano pochi gli istituti che organizzavano un mercato interno degli stessi, incrociando le richieste dei clienti. Erano frequenti anche i casi in cui la stessa banca ricomprava il certificato. Operazioni che non erano convenienti per il cliente, che però poteva uscire in anticipo in caso di necessità. Via via che lo strumento ha iniziato a scomparire dalla quotidianità bancaria, tali consuetudini sono venute a mancare e quindi non resta altro che sperare in un atto di “magnanimità” da parte dell’istituto, che è comunque interessato a mantenere buoni rapporti con i clienti. La Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti è uno dei quattro istituti salvati dal recente provvedimento governativo, quindi è assai probabile che il netto diniego sia dipeso dalla particolare situazione in cui versa. Da depositante non ha corso particolari rischi se la sommatoria dei depositi, considerando non solo il certificato ma anche i conti correnti, non superava i centomila euro che costituiscono il tetto di intervento del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi ma anche il limite di importo considerato intoccabile anche in caso di applicazione della nuova Direttiva UE sui “bail-in”, ovvero sui salvataggi bancari da parte dello Stato. I fondi comuni che possiede, infine, non fanno parte del patrimonio della banca e sono, quindi, al riparo da qualsiasi evento dovesse accadere, come anche da pretese di creditori della banca.

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