Banca Mediolanum, Ennio Doris: “Le incertezze non influiscono sulla raccolta”

LA RACCOLTA – Le incertezze dei mercati non hanno influito sulla raccolta di risparmio di Banca Mediolanum. “Abbiamo registrato ancora un saldo molto positivo tra sottoscrizioni e riscatti, ma per alcuni versi questo mi dispiace perché ad alimentarlo è stato il timore derivante dalla vicenda dei bond subordinati. Molti hanno preferito trasferire i loro risparmi da banche ritenute meno sicure ad altre, tra cui la nostra, con fondamentali particolarmente solidi”, spiega Ennio Doris, fondatore e presidente dell’istituto, in un’intervista a MF- Milano Finanza.  

IL PASSAGGIO – La “sorvegliata speciale” resta la Cina: secondo Doris “l’economia cinese deve passare attraverso un’immancabile transizione: è comprensibile che questo determini scossoni, ma nel medio termine questo processo sarà positivo, darà risultati”. Sull’esistenza di una bolla speculativa sui mercati finanziari cinesi, Doris aggiunge: “C’era, perché la borsa è salita molto, ed è già scoppiata. E’ giusto che ci sia questa correzione, che appiana gli squilibri di una crescita troppo rapida e crea le condizioni per una futura ripresa”.

UN CONTESTO IN TRASFORMAZIONE – Cina a parte, per Doris il contesto in cui si trovano gli investitori “è in profonda trasformazione. E un ruolo decisivo l’ha avuto l’Arabia, che nel 2014 ha cambiato la sua politica petrolifera, che dal ’73 era stata quella dei prezzi alti”. Sulla questione energetica “le rinnovabili stanno cambiando gli scenari”.

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