Promotori, training class: mettetevi alla prova con l’expected shortfall

RISPOSTA “D”- La risposta esatta alla domanda pubblicata ieri, a proposito dell’offerta fuori sede, era quella contraddistinta dalla lettera D. La riproponiamo qui di seguito.

La disciplina dell’offerta fuori sede prevista dall’art. 30 del decreto legislativo n. 58 del 24 febbraio 1998 si applica ai prodotti finanziari emessi dalle imprese di assicurazione la cui distribuzione è effettuata da imprese di assicurazione?

A: Sì, nel caso di prodotti di previdenziali
B: Sì, nel caso di prodotti di capitalizzazione
C: Sì, nel caso di prodotti del ramo vita
D: No

NUOVO QUESITO – La domanda di oggi nell’ambito della nostra training class dedicata alla formazione dei promotori finanziari riguarda l’expected shortfall. Mettetevi alla prova e tornate domani a verificare la risposta.

A quale dei seguenti interrogativi l’expected shortfall consente di dare una risposta?

A: Considerando le peggiori situazioni che potrebbero verificarsi con l’investimento in un determinato portafoglio, mediamente quale perdita bisognerebbe mettere in conto?
B: Se in passato si fosse investito in questo portafoglio, qual è il più forte crollo di ricchezza cui avremmo assistito?
C: Presi in considerazione solo gli eventi estremi peggiori manifestatosi storicamente, qual è il loro valore massimo?
D: Qual è la perdita più gravosa a cui un portafoglio potrebbe condurre, tale da ritenere che la possibilità di assistere a esiti ancora più negativi sia ridottissima?

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