Fineco festeggia il miglior anno di sempre

UN ANNO RECORD – Un 2015 record per Finecobank: il totale delle attività finanziarie al 31 dicembre 2015 ha raggiunto i 55,3 miliardi di euro, con un incremento del 12,1% rispetto a fine 2014, grazie a una raccolta netta nel 2015 di 5.490 milioni di euro (+37% rispetto al 2014). Il dato di raccolta del 2015 rappresenta il miglior risultato annuale di sempre nella storia di Fineco confermando la forza di un modello di business in grado di cogliere in pieno alcuni dei principali trend strutturali in atto in Italia, quali la crescente domanda di consulenza evoluta e la digitalizzazione della società. Alessandro Foti, amministratore delegato e direttore generale di FinecoBank, dichiara: “Abbiamo chiuso un 2015 straordinario sotto tutti i punti di vista per Fineco, con risultati finanziari e commerciali che segnano nuovi record grazie alla forte crescita di tutte le aree della banca. Un anno che ha confermato la solidità di un modello di business equilibrato e ben diversificato, in grado di affrontare con successo anche le fasi di mercato più complesse. Il 2016 si è aperto con dati molto solidi sia sul fronte della raccolta che del brokerage. Siamo molto soddisfatti anche per la crescita del numero di nuovi clienti, a conferma della solida customer experience. Risultati che ci permettono di guardare con ottimismo al 2016”.

LA RACCOLTA GESTITA A +11,2%– Nel 2015 il saldo della raccolta gestita si è attestato a 26,3 miliardi di euro, con un incremento dell’ 11,2% rispetto ai 23,6 miliardi di euro al 31 dicembre 2014, grazie alla raccolta sostenuta dai fondi comuni e, in particolare, dai prodotti ad open architecture guidata. Si evidenzia, in particolare, l’incremento dell’incidenza percentuale dei “Guided products & services” sul risparmio gestito, passata dal 36% del 31 dicembre 2014 al 45% al 31 dicembre 2015. Il saldo della raccolta diretta è pari a 15,6 miliardi di euro, in rialzo del 13,6% rispetto ai 13,8 miliardi al 31 dicembre 2014, grazie alla continua crescita della base di nuovi clienti e dei depositi “transazionali”, dati che confermano l’elevato e crescente grado di fidelizzazione della clientela. Il saldo della raccolta amministrata è pari a 13,4 miliardi di euro, corrispondente ad un incremento del 12,3% rispetto ai 12 miliardi al 31 dicembre 2014. Il numero di promotori finanziari della rete Fineco al 31 dicembre 2015 è salito a 2.622 unità, in aumento del 3,5% rispetto a fine dicembre 2014. Nel 2015 sono stati acquisiti più di 112 mila nuovi clienti, in crescita del 9,1% rispetto al 2014. Il numero dei clienti di Fineco al 31 dicembre 2015 si attesta a 1.048.000.

DATI IN CRESCITA – Il margine d’interesse si attesta a 245,2 milioni di euro, in crescita del 7,4% rispetto al 2014 nonostante il contesto caratterizzato da tassi d’interesse in continua riduzione. Questo risultato è stato possibile grazie all’incremento dei volumi dei depositi e alla riduzione del costo della raccolta, che hanno più che compensato la riduzione degli interessi attivi collegata alla discesa dei tassi di mercato. Le commissioni nette sono pari a 248,2 milioni di euro e registrano una crescita del 26,8% rispetto al 2014. L’incremento è da imputare alla crescita in tutte le aree di business e in particolare delle commissioni relative ai prodotti di risparmio gestito, conseguente all’incremento della raccolta gestita e della penetrazione dei “Guided products & services”, la cui incidenza sul risparmio gestito è passata dal 36% al 45% nel corso dell’anno. Positivo anche l’andamento delle commissioni di distribuzione di prodotti assicurativi e delle commissioni di negoziazione e raccolta ordini strumenti finanziari, sostenuta dall’incremento del numero degli ordini eseguiti (27,9 milioni, +14,5% rispetto al 2014) a seguito di una maggiore volatilità dei mercati e dall’apprezzamento della piattaforma Fineco da parte della clientela. I ricavi totali crescono a 544,3 milioni di euro, in aumento del 20,6% rispetto ai €451,1 milioni riportati nel 2014. Ricavi ben distribuiti tra tutte le aree di business della banca: l’attività di Investing ha contribuito con 156,5 milioni di euro (+33%), il Brokerage con €149,7 milioni (+31,5% rispetto al 2014 dei ricavi ‘core’ escludendo il margine di interesse), e il Banking con 239,7 milioni di euro (+11%). Il totale dei costi operativi si è attestato a 232,5 milioni di euro rispetto ai 212,1 milioni al 31 dicembre 2014, con un calo del cost / income ratio al 43% dal 47% al 31 dicembre 2014. Tra le spese si evidenzia il costo derivante dall’adozione di piani di stock granting a favore del top management, delle risorse chiave della banca e dei promotori finanziari (pari a 13,6 milioni di euro), che nell’esercizio precedente aveva impattato per soli sei mesi. I costi del personale si attestano a 75 milioni di euro e i costi amministrativi a 148,5 milioni di euro, comprensivi di spese a sostegno dello sviluppo della rete e di una Tobin Tax più elevata rispetto al 2014 (coerente con l’incremento dell’attività di brokerage). I costi di gestione correlati alla macchina operativa sono cresciuti nell’anno solo di 3,3 milioni di euro a conferma dell’efficace leva operativa della banca. In crescita del 30,4% rispetto al 2014, il margine operativo lordo si attesta a 311,7 milioni di euro. L’utile ante imposte è pari a 288,1 milioni di euro, in crescita del 25,4% rispetto al 2014. L’utile netto del periodo è pari a 191,1 milioni di euro con un incremento del 27,4% rispetto ai 149,9 milioni di euro registrati al 31 dicembre 2014, grazie principalmente all’incremento delle commissioni nette e al risultato di negoziazione, coperture e fair value che hanno ampiamente compensato l’incremento dei costi. L’utile netto rettificato dell’accantonamento al Fondo di Solidarietà istituito in relazione alle perdite subite dai portatori dei prestiti subordinati delle quattro banche italiane oggetto di risoluzione e degli oneri per il Piano industriale del gruppo UniCredit è pari a 193,4 milioni di euro, in rialzo del 28,2% rispetto all’utile 2014 (rettificato per il Fondo Interbancario Tutela Depositi) pur includendo il contributo per il Deposit Guarantee Scheme. Fineco nel corso del 2015 conferma la sua solida posizione patrimoniale con un CET1 ratio (transitional) che si colloca al 21,39% al 31 dicembre 2015. Nello stesso periodo il patrimonio netto si è attestato a 632,8 milioni di euro, in aumento del 14,6% rispetto al dato a fine 31 dicembre 2014 di 552,3 milioni di euro.

RICAVI IN AUMENTO NEL QUARTO TRIMESTRE – Nel quarto trimestre i ricavi totali di Finecobank crescono a €136,8 milioni, in aumento del 16,2% rispetto ai €117,8 milioni riportati nel quarto trimestre del 2014 con una positiva contribuzione da parte di tutte le aree di prodotto. Il leggero calo rispetto al terzo trimestre 2015 (-2,1%) è principalmente riconducibile alla voce saldo altri proventi/oneri a seguito di rimborsi assicurativi avvenuti nel terzo trimestre. Il totale dei costi operativi nel quarto trimestre si è attestato a €58,9 milioni rispetto a €54,1 milioni nel terzo trimestre 2015 e a €53,8 milioni del quarto trimestre 2014, tornando al suo livello fisiologico del 2015 dopo il rallentamento delle spese di marketing durante la stagione estiva. Il margine operativo lordo nel trimestre si attesta a €77,9 milioni, in riduzione del 9,1% rispetto al terzo trimestre 2015 e in crescita del 21,7% rispetto al quarto trimestre del 2014. L’utile ante imposte è pari a €63,6 milioni, in crescita del 5,5% rispetto al quarto trimestre del 2014 e in calo del 23,3% rispetto al terzo trimestre 2015 principalmente per le poste non ricorrenti e il contributo per il Deposit Guarantee Scheme. L’utile netto del quarto trimestre è stato pari a €42,2 milioni, in calo del 23,4% rispetto al terzo trimestre 2015 e in rialzo del 3,9% rispetto ai €40,6 milioni registrati nel quarto trimestre del 2014.

LA CRESCITA PROSEGUE A GENNAIO – Il forte trend di crescita prosegue anche nel 2016: la raccolta netta relativa al mese di gennaio si è attestata a 501 milioni di euro, con un incremento del 28% rispetto a gennaio 2015. Il mix della raccolta risulta coerente con la forte volatilità registrata sui mercati: la raccolta amministrata è stata pari infatti a 414 milioni di euro a seguito dell’aumento dell’attività di brokerage da parte della clientela, mentre la raccolta diretta si è attestata a quota 259 milioni di euroe la raccolta gestita a -171 milioni di euro. La raccolta tramite la rete di promotori finanziari è stata pari a 429 milioni di euro, in crescita del 20% rispetto a gennaio 2015. In continua accelerazione anche l’acquisizione della clientela: nel mese di gennaio 2016 sono stati acquisiti circa 10.500 nuovi clienti, +29% rispetto a gennaio 2015 portando cosi il numero dei clienti totali al 31 gennaio 2016 a circa 1.057.000, in crescita del 9% rispetto ai circa 970.000 al 31 gennaio 2015.

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