UniCredit, utile giù nel 2015, ma meglio delle attese

RISULTATI MIGLIORI DEL CONSENSUSUniCredit archivia il 2015 con un utile netto consolidato di 1,7 miliardi, in calo del 15,6% annuo rispetto ai 2 miliardi del 2014, ma superiore agli 1,4-1,5 miliardi stimati dal consensus di mercato. In una nota, la banca precisa che l’utile netto di gruppo sarebbe stato di oltre 2,2 miliardi se si escludono le componenti non ricorrenti per 540 milioni. Nel solo quarto trimestre UniCredit ha realizzato un utile netto di 153 milioni contro un consensus di mercato che stimava un ‘rosso’ di 140 milioni, in calo del 10,2% rispetto ai 170 milioni di un anno prima e del 69,8% rispetto ai 507 milioni del terzo trimestre dell’anno scorso.

DIVIDENDO DI 12 CENTESIMI PER AZIONE – L’istituto di piazza Gae Aulenti proporrà all’assemblea annuale dei soci, in programma il 14 aprile, il pagamento di un dividendo da riserve di utili per l’esercizio 2015 di 12 centesimi per azione ordinaria e di risparmio, mediante attribuzione di azioni di nuova emissione oppure, su specifica richiesta degli azionisti, mediante versamento in contanti. Lo ha annunciato la banca. Il dividendo èinvariato rispetto a quanto versato per l’esercizio 2014 che era ugualmente ‘scrip’ o in contanti. Per l’esercizio 2013 l’unica opzione possibile era quella dello ‘scrip dividend’ mentre per il 2014 era stata data, come anche per il 2015, la possibilità di optare per il versamento in contanti.

RISULTATI DI GRANDE VALORE – Per Federico Ghizzoni, amministratore delegato di UniCredit, i risultati ottenuti nel 2015 sono “di grande valore considerato il contesto macroeconomico difficile a livello europeo, in particolare per il settore bancario. L’attuazione del nostro piano procede a ritmi sostenuti e in questi pochi mesi sono stati affrontati e risolti nodi importanti come l’Austria e l’Ucraina. Stiamo, inoltre, lavorando al taglio dei costi con rapidità e determinazione. Si conferma la nostra capacità di generare capitale attraverso la gestione”. Ghizzoni ha aggiunto: “La qualità dei nostri crediti è in costante miglioramento, la situazione di quelli deteriorati e delle sofferenze è totalmente sotto controllo e assai gestibile per un gruppo di dimensione internazionale come il nostro che può vantare livelli di copertura molto elevati”.

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