Promotori, training class: mettetevi alla prova con il rischio di finanziamento del terrorismo

RISPOSTA “C”– La risposta esatta alla domanda pubblicata ieri a proposito dei titoli di Stato, era quella contraddistinta dalla lettera C. La riproponiamo qui di seguito.

Un investitore ha un orizzonte temporale di investimento pari a 2 anni. Egli ha due alternative di investimento: a) comprare un CTZ con scadenza 2 anni (con tasso di rendimento effettivo a scadenza pari al 3%) e mantenerlo sino a scadenza; b) comprare un BOT con scadenza 1 anno (con tasso di rendimento effettivo a scadenza pari al 2%) e alla sua scadenza reinvestire il montante in un altro BOT annuale detenuto poi sinoalla scadenza. Si individui l’affermazione corretta tra le seguenti:

A: L’investimento nei BOT può essere più remunerativo solo in caso di una futura riduzione dei tassi di rendimento dei titoli di Stato
B: Una curva dei rendimenti dei titoli di stato piatta suggerirebbe la realizzazione della strategia di investimento nei BOT
C: L’investimento nei BOT può essere più remunerativo solo in caso di un futuro aumento dei tassi di rendimento dei titoli di Stato
D: L’investimento nel CTZ è in ogni caso più remunerativo

NUOVO QUESITO – La domanda di oggi nell’ambito della nostra training class dedicata alla formazione dei promotori finanziari riguarda il rischio di finanziamento del terrorismo. Mettetevi alla prova e tornate domani a verificare la risposta.

Ai sensi del decreto legislativo 21 novembre 2007 n. 231, quale, tra i seguenti, rappresenta un criterio generale che un intermediario finanziario è tenuto a osservare per la valutazione del rischio di finanziamento del terrorismo:

A: l’attività svolta in modo occasionale dal cliente
B: l’iscrizione del soggetto a determinate liste politiche
C: la religione professata dalla controparte
D: l’area geografica di residenza del cliente

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