Robo advisor, un mercato da 5 trilioni di dollari

IL GIRO D’AFFARI – Continua l’espansione dei robo advisor, un mercato che in Italia comincia a muovere i primi passi. Secondo quanto riporta Plus24, l’inserto settimanale de Il Sole 24 Ore, questa giovanissima industria, stima un recente studio di Citi, le masse gestite da questi consulenti digitali in 10 anni potrebbe raggiungere i 5 trilioni di dollari. Queste piattaforme sono infatti la chiave per intercettare i bisogni e le esigenze d’investimento dei Millennials.

CRESCITA ESPONENZIALE – “Secondo alcune ricerche fatte all’estero, si stima che tra il 5 e il 15% complessivo delle famiglie nei prossimi 3/5 anni farà ricorso a queste piattaforme”, ha sottolineato anche Massimo Arrighi, partner di AtKerney. “In questo momento in Italia non c’è una domanda così significativa di roboadvisor: il mercato è molto piccolo con pochi operatori secondo un modello completamento diverso da quello americano. Ma i tassi di crescita sono tra il 150 e il 200%”.

L’ARRIVO DELLA MIFID 2 – Inoltre, con l’avvento della Mifid 2, queste piattaforme avranno un vantaggio competitivo grazie alla facilità d’uso, ai costi contenuti, alla trasparenza e sono quindi destinate ad attrarre molti risparmiatori. Quale fascia di clientela? “Quella upper mass affluent”, ha aggiunto Arrighi, “vale a dire chi ha sotto i 100mila euro, che spesso oggi non è seguita dalle reti di consulenti. In Uk sta già accadendo”. Non ci resta che aspettare.

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