Pf Awards 2016, è di Banca Valsabbina la medaglia d’oro nella Pianificazione successoria

Per lo spazio dedicato ai PF Awards 2016 in collaborazione con PF-Professione Finanza, il focus odierno è su Mauro Pizzini di Banca Valsabbina (nella foto), medaglia d’oro nella categoria Pianificazione successoria.

MUOVERSI IN UN CONTESTO IN EVOLUZIONE – “La globalizzazione dell’economia, la liberalizzazione dei mercati finanziari, l’accresciuta concorrenzialità dal lato dell’offerta di prodotti e servizi finanziari sta facendo sorgere la necessità di essere supportati nelle scelte di investimento. Si rende quindi necessario potersi affidare ad un consulente dotato di buona capacità di analisi accompagnata dalla capacità di muoversi e districarsi in situazioni diverse e in continua evoluzione.Un professionista in grado di affrontare le complessità connesse ai meccanismi che regolano il funzionamento dei mercati finanziari, alla loro evoluzione e alle tecniche gestionali dei prodotti finanziari proposti”, spiega Pizzini, che in questa edizione dei Pf Awards ha vinto la medaglia d’oro anche nella categoria Analisi di mercato (leggi qui). “Di fronte al bisogno manifestato dal cliente non è sufficiente proporre un prodotto, ma una strategia di investimento basata su regole oggettive ed in grado di adattarsi al mutato contesto dei mercati. E’ quindi necessaria una profonda conoscenza dei mercati finanziari e dei meccanismi che li regolano al fine di individuare le soluzioni più adatte ed i correttivi da porre in essere nel corso del tempo. Ritengo fondamentale per un consulente sviluppare ed affinare tale capacità di analisi, necessaria per valutare che la strategia proposta sia coerente con l’evoluzione del mercato e con gli obiettivi concordati. La struttura della famiglia si è evoluta negli ultimi decenni e questo comporta delle riflessioni sulle modalità con cui programmare il passaggio generazionale del proprio patrimonio. Il risparmiatore italiano, per un deficit culturale e una buona dose di scaramanzia, non si è mai preoccupato delle sue implicazioni fiscali, finanziarie e sociali. Aiutare il cliente prenderne coscienza ed a programmare il trasferimento dei propri beni alle persone care tutelandone l’interesse è per il consulente prima di tutto una funzione sociale. Un compito impegnativo per il fatto che coinvolge anche la sfera affettiva del cliente e che per tale motivo considero un servizio che un consulente deve saper offrire con un’elevata professionalità e competenza”, conclude Pizzini.

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