Anasf e Assonova, lotta dura per Enasarco

 MAGGIORANZA IMPORTANTE MA NON DECISIVA PER LA PRESIDENZA – La partita per Enasarco è ancora aperta e ricca di sorprese. Dal voto elettronico (25.448 agenti e 814 imprese preponenti hanno espresso il proprio voto alle elezioni per la costituzione dell’Assemblea dei delegati tra l’1 e il 14 aprile) e dalla conseguente assegnazione dei seggi esce un vincitore ma non assoluto: la lista “Insieme per Enasarco”, la grande coalizione tra organizzazioni del mondo degli agenti di commercio (compresa l’Anasf per i consulenti finanziari) e delle società mandanti. Che ha ottenuto un risultato plebiscitario per quanto attiene le società mandanti e potrà esprimere tutti e cinque i componenti del Cda di nomina datoriale che avranno poi il compito di scegliere i due vice presidenti dell’ente di previdenza integrativa. Mentre il 53% conseguito da Insieme per Enasarco con il voto degli agenti di commercio non offre le medesime certezze, dando luogo alla luce dei seggi assegnati (21) a cinque componenti del Cda (uno per ogni quattro delegati), numero insufficiente per avere la maggioranza necessaria per poter esprimere in autonomia il presidente di Enasarco (la cui nomina per regolamento spetta agli agenti di commercio). 

 
BOCO RITORNA IN GIOCO, COME GRANDE ELETTORE DI COSTA? – In realtà la partita è ancora aperta su questo punto perché la commissione elettorale dovrà decidere sulla base del regolamento in materia di “resti” a chi assegnare di fatto il decimo consigliere del Cda, ovvero se alla lista 1 “Insieme per Enasarco” o alla lista 4 “Adesso Basta”, come secondo alcuni osservatori sembrerebbe più probabile. Un piccolo giallo che troverà soluzione questo mercoledì 20 aprile. Se il decimo consigliere fosse attribuito a “Insieme per Enasarco” nulla quaestio: spetterà alla coalizione coordinata da Gianroberto Costa (nella foto a destra) esprimere il prossimo presidente di Enasarco. Ma se invece fosse attributo alla lista 4 “Adesso Basta”, lo scenario che si aprirebbe sarebbe davvero sorprendente: da escludere un accordo tra le liste 1 e 4 in aperta polemica per tutta la competizione elettorale, non ci sarebbe altra possibilità che fare un accordo con la lista che ha maturato il diritto a esprimere un consigliere in Cda ovvero quella lista 2 “Per Enasarco il tuo Welfare con noi decidi tu”, sostenuta da Uiltucs (di cui fa parte Federpromm), che punterà tutte le fiche sul nome del presidente uscente di Enasarco, quel Brunetto Boco (nella foto a sinistra) la cui gestione è stata nel mirino delle critiche delle liste uscenti in tutto il periodo pre-elettorale (vedi articoli 1, 2 , 3 e 4). Per Boco sarebbe una grande rivincita, perché passerebbe dal suo imprimatur la probabile ascesa alla presidenza dell’Ente del coordinatore della lista 1 e attuale vice presidente di Enasarco Gianroberto Costa. 
 
UN COMPONENTE IN CDA, MISSIONE POSSIBILE PER ANASF E ASSONOVA – Fatta la premessa, l’altro grande interrogativo è: quali delle associazioni dei consulenti finanziari riuscirà a collocare un proprio esponente del Cda? Mission impossible per Federpromm che appoggia la candidatura di Boco in Cda, mentre molte possibilità sembrano averle Assonova e soprattutto Anasf. L’associazione guidata da Alessio Amadori, che ha visto eletti due propri componenti nell’assemblea, sta facendo le mosse necessarie nella propria compagine per ottenere un rappresentante in Cda. E altrettanto sta facendo Maurizio Bufi: in linea teorica visto che i componenti del Cda espressione di “Insieme per Enasarco” saranno cinque e la coalizione è formata da cinque organizzazioni del panorama degli agenti di commercio (Anasf, Fiarc, Fnaarc, Fisascat, Usarci), lo spirito di squadra porterebbe a una assegnazione automatica di un consigliere del Cda per ciascuna rappresentanza facente parte della coalizione. E l’Anasf potrebbe così raggiungere l’obiettivo minimo annunciato prima del voto. Ma nelle competizioni elettorali non si può mai dare nulla di scontato e potrebbe esserci all’interno chi rivendichi un peso maggiore rispetto ad altri chiedendo per sé un componente in più in Cda. Anche in questo caso, qualche giorno di pazienza e sarà tutto più chiaro. 
 

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