Bpm, Nicola Rossi alla presidenza

IL TRAGHETTATORE – “Traghettare con responsabilità, attenzione e collaborazione la Bpm verso la fusione con il Banco Popolare”. E’ la promessa dell’economista Nicola Rossi, nuovo presidente del consiglio di sorveglianza della Banca Popolare di Milano (Bpm), eletto il 30 aprile dopo quasi sette ore di assemblea con una larga maggioranza: il 70% dei voti (per un totale di 4.894 preferenze), contro il 30% ottenuto invece dal presidente del comitato soci, Piero Lonardi. La nomina di Rossi era appoggiata dai sindacati e dai pensionati della banca.

ECONOMISTA LIBERALE – Classe 1951, nativo di Andria, Nicola Rossi ha un passato professionale alla Banca d’Italia e alla World Bank, oltre che un’esperienza politica come deputato del centro-sinistra tra il 2001 e il 2006. Oggi Rossi è invece presidente dell‘Istituto Bruno Leoni, think thank di forte ispirazione liberale e liberista. Nella stessa assemblea che ha eletto Rossi alla presidenza, l’amministratore delegato di Bpm, Giuseppe Castagna, ha illustrato la tabella di marcia che porterà alla fusione col Banco Popolare. “La due diligence finirà il 4 maggio” ha detto Castagna. “Poi, nella settimana successiva, presenteremo il piano industriale”, ha aggiunto ancora Castagna, esprimendo soddisfazione per aver salvato per tre anni l’identità della Bpm, che sopravviverà come spa.

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