IL SALVATAGGIO – Niente bail-in per la tedesca Hsh Nordbank: la Germania, infatti, non applicherà al salvataggio della banca le regole più severe per gli aiuti di Stato che impongono la partecipazione dei privati alle perdite. Regole per le quali Berlino si è spesa molto, come ricorda MF-Milano Finanza. L’intenzione del governo tedesco, secondo il quotidiano finanziario, era quella di scongiurare in tutti i modi una crisi come quella delle quattro banche italiane, che ha scatenato il panico tra i risparmiatori e ha coinvolto anche gli istituti sani del Paese, anche a causa della svalutazione delle sofferenze al 17% del valore nominale, come richiesto da Bruxelles. Per Hsh Nordbank, invece, le cose sono andate in maniera diversa: il salvataggio si è concluso lunedì con il definitivo via libera della Commissione europea: grazie all’ok provvisorio alla richiesta di aiuti di Stato (attraverso un incremento a 10 miliardi della garanzia pubblica fornita dai due Laender azionisti all’85%), arrivato a giugno del 2013, la banca tedesca ha potuto beneficiare di regole molto meno stringenti di quelle applicate ad altri istituti europei in difficoltà.