Bpm-Banco Popolare, utile sopra il miliardo e 1.800 esuberi

CRESCITA DEL 16% – Un utile netto di 1,1 miliardi di euro entro il 2019. E’ l’obiettivo del terzo gruppo bancario italiano che nascerà dalla fusione tra Bpm e il Banco Popolare. I target sono stati esposti in un comunicato congiunto di entrambe le società, che prevedono nei prossimi 3 anni una crescita media annua del 16% per la redditività, grazie anche a sinergie operative che valgono 460 milioni di euro. Il piano strategico congiunto stima inoltre un indice di solidità patrimoniale del nuovo gruppo (Cet 1 fully phased) pari al al 12,9% comprensivo dell’aumento di capitale di 1 miliardo di euro realizzato Banco Popolare a copertura dei crediti deteriorati, come chiesto dalla Bce. Tra gli obiettivi post-fusione, c’è anche un dividend pay-out ratio, cioè una quota di utili distribuita agli azionisti sotto forma di dividendi, pari al 40%. Saranno invece 1.800 gli esuberi tra i dipendenti previsti dal piano industriale, su un organico di circa 25mila persone. Le fuoriuscite verranno gestite su base volontaria e con il ricorso al fondo di solidarietà.

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