Le anticipazioni richieste sulla polizza pip. E negate dall’assicurazione

Domanda. Un mio cliente ha sottoscritto nel 2008 una polizza Pip. Lo scorso anno ha beneficiato di una anticipazione del 75% per spese mediche straordinarie. Ora la figlia deve sostenere a sua volta spese mediche importanti. So che è possibile ottenere più di una volta le anticipazioni, anche per la stessa causale, ma forse non mi è chiaro il meccanismo di calcolo in quanto dall’assicurazione del cliente (che non è quella di cui colloco i prodotti) gli stanno negando il pagamento.

F.C., Firenze

Risposta. L’unico motivo plausibile è quello del tetto previsto per godere delle anticipazioni. In caso contrario, la compagnia sta commettendo un errore. L’anticipazione delle prestazioni può essere richiesta più volte, per i medesimi oppure diversi motivi, purché non si superi il limite previsto dal Decreto Legislativo 252/2005, vale a dire il 75% della posizione complessivamente maturata. Inoltre per le anticipazioni richieste senza motivazioni specifiche non si può superare il 30% della posizione complessivamente maturata, negli altri casi il 75%. La prima volta in cui si chiede un’anticipazione, è giocoforza agevole calcolare il 30% o il 75% in base al motivo. Quando invece si domanda un’ulteriore anticipazione, occorre di volta in volta verificare se sussiste o meno la capienza per erogarla.
Prima di tutto si ricostruisce la posizione, prendendo il valore corrente e aggiungendo l’importo o gli importi in precedenza anticipati. Si calcola il 75% del risultato e l’iscritto può ottenere un’anticipazione solo per la differenza tra l’importo risultante e quello incamerato in precedenza. E sempre col tetto del 30% per le esigenze non documentate. In quest’ultimo caso, occorre anche verificare che l’insieme delle anticipazioni richieste per tale causale non superi nel complesso il 30% della posizione complessiva dell’iscritto incrementata di tutte le anticipazioni percepite. Se i conti non tornano, si può presentare reclamo alla compagnia assicurativa e poi, in caso di risposta negativa o assente, dopo quarantacinque giorni ci si può rivolgere alla Covip mediante un esposto.
 

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!