Pf Awards 2016, viene dalle popolari la medaglia d’argento nella Consulenza previdenziale

Per lo spazio dedicato ai PF Awards 2016 in collaborazione con PF-Professione Finanza, il focus odierno è su Matteo Caracristi di Banca popolare dell’Alto Adige (nella foto), medaglia d’argento nella categoria Consulenza previdenziale.

UN ARRICCHIMENTO DAL PUNTO DI VISTA UMANO – “Ho scelto di lavorare nel mondo della consulenza finanziaria in quanto penso che comunque sia un mondo nel quale si può anche lavorare in modo di portare del valore aggiunto sia al cliente che agli intermediari/ professionisti che operano nel settore”, spiega Caracristi. “Mi occupo di consulenza e processi consulenziali già da circa 20 anni. Gli investimenti finanziari a tutti i livelli (investimenti, previdenza, assicurazioni) possono influire in modo decisivo sulla qualità della vita se scelti con cura e dopo un’attenta analisi delle esigenze e obiettivi di vita. Anche se l’attenzione e l’interesse in questo settore sono cresciuti in modo considerevole esistono persistenti lacune e mancanza di consapevolezza presso la clientela che purtroppo portano a decisioni di investimento che impattano negativamente sull’organizzazione finanziaria delle proprie risorse. In questa ottica sono da considerare più soddisfacenti tutte le consulenze che riescono a portare un’ ordine nella struttura finanziaria del cliente e risolvono le esigenze di sicurezza e protezione che emergono dai colloqui consulenziali. Sarei assolutamente favorevole all’introduzione dell’insegnamento di materie finanziarie presso gli istituti scolastici superiori. Le consulenze sul tema previdenziale in questo senso rappresentano uno dei livelli più alti ed aiutano a ragionare in modo prospettico il cliente, allontanandolo da mire speculative dei propri investimenti che null’altro portano nel migliore dei casi a delusioni e nel peggiore dei casi a veri impoverimenti del proprio stile di vita. L’ottimizzazione fiscale di questo tipo di consulenza, porta inoltre nel lungo termine ad una maggiore disponibilità di risorse finanziarie che possono essere impiegate per un accrescimento del tenore di vita. Per tenere alta la qualità della consulenza previdenziale è importante dedicare l’attenzione maggiore proprio al cliente, alle sue esigenze con approfondimenti che possono svelare anche particolari che per il cliente risultano decisivi per la sua soddisfazione delle esigenze personali. Spesso in questi colloqui gli approfondimenti necessari portano ad un rapporto oltre che di fiducia quasi amichevole dato l’argomento sensibile che tocca anche temi molto privati. Questo rendo il mio lavoro, che potrebbe sembrare molto arido a livello emozionale e relazionale, completo anche sotto questo punto di vista e permette nuove conoscenze consentendo un arricchimento anche sotto il profilo umano. Le novità che verranno apportate dalla Mifid 2, soprattutto per quello che riguarda gli aspetti consulenziali, sono da vedere in modo positivo per quello che riguarda l’innalzamento della qualità consulenziale, la loro indipendenza e trasparenza, anche se andranno ad impattare in modo sensibile sui costi e ricavi degli intermediari”.

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