Consulenti finanziari, training class: mettetevi alla prova con gli strumenti derivati

RISPOSTA “D”- La risposta esatta alla domanda pubblicata venerdì, a proposito della consulenza per i clienti professionali, era quella contraddistinta dalla lettera D. La riproponiamo qui di seguito.

Quando forniscono il servizio di consulenza in materia di investimenti a un cliente professionale, gli intermediari possono presumere che abbia il livello di esperienze e di conoscenze necessario per comprendere i rischi inerenti all’operazione?

A: No, mai
B: Sì, sempre, essendo il cliente un cliente professionale
C: No, perché per tutte le tipologie dei clienti occorre comunque effettuare il cosiddetto test di appropriatezza
D: Sì, per quanto riguarda gli strumenti, le operazioni e i servizi per i quali è classificato nella categoria dei clienti professionali

NUOVO QUESITO – La domanda di oggi nell’ambito della nostra training class dedicata alla formazione dei consulenti finanziari riguarda l’uso degli strumenti derivati. Mettetevi alla prova e tornate domani a verificare la risposta.

L’uso degli strumenti derivati con finalità di hedging:

A: mira a estrarre profitti da un momentaneo disallineamento tra i prezzi presenti sui mercati
B: è legato alla capacità di essere utilizzati come strumenti per la mitigazione del rischio
C: è finalizzato alla copertura dai rischi connessi alla sola cartolarizzazione dei crediti
D: è legato al desiderio di aumentare l’esposizione verso determinati fattori di variabilità per poterne conseguire un profitto

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