Sondaggio BlackRock: “La consulenza finanziaria? Per gli italiani deve costare poco”

Fiduciosi verso i consulenti finanziari ma disposti a pagarli poco, in media non più di 34 euro all’ora. E’ questo, in sintesi, l’atteggiamento degli investitori italiani secondo il “Global Investor Pulse” di BlackRock, il sondaggio internazionale che analizza ed esprime il sentiment di oltre 31mila investitori nel mondo di età compresa tra i 25 e i 74 anni. In Italia, dove è stato intervistato un campione di 2mila persone, il 56% dei risparmiatori utilizza un consulente finanziario di fiducia o almeno lo ha interpellato in passato. La maggior parte degli intervistati (59%) preferisce rivolgersi a un consulente della banca, il 21% al private banker o al wealth manager, l’8% a un agente di assicurazione e l’11% al consulente indipendente. Tra tutti coloro che si affidano a un financial advisor, il 54% degli intervistati si dicono disponibili a a pagarne i servizi sotto forma di parcella, anche se la remunerazione che sono disposti a versare è davvero molto bassa per un professionista, cioè attorno a 34 euro l’ora.

PORTAFOGLI MOLTO LIQUIDI – La maggior parte dei nostri connazionali (49%) investe i prodotti di liquidità, il 13% in obbligazioni, l’11% in azioni e il 9% nell’immobiliare, il 6% in strategie multi-asset e solo il 2% in strumenti alternativi. Nonostante i bassi livelli di penetrazione di Internet nella Penisola, in Italia sono in aumento le persone che ricorrono al web per intraprendere decisioni di risparmio e investimento a lungo termine: la fascia di età 45-54 anni è quella che che fa più ricorso ai siti delle banche (37%), e allo stesso tempo, è quella che ricorre di meno a blog e social network (9%), contrariamente ai  millennials, cioè le persone nate negli anni ’80.

POCO PREVIDENTI – Gli italiani che hanno iniziato a risparmiare in modo mirato per la pensione sono inferiori rispetto alla media europea (cioè 47% contro il 59% del resto del Vecchio Continente ), sebbene siano meno di un quarto (23%) gli intervistati sicuri di percepire dal governo un reddito pensionistico sufficiente a soddisfare i propri bisogni futuri. Indietro rispetto alla media europea sono anche Francia e Spagna, dove il 52% e 50% delle persone hanno iniziato ad accantonare risparmi in vista del pensionamento. I tedeschi e gli svedesi sono invece tra i risparmiatori più avveduti rispetto all’investimento a fini pensionistici (con una quota pari al 69%).

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