Che fine hanno fatto i buoni postali di papà?

Domanda. Un cliente è impegnato nella ricerca di alcuni buoni postali sottoscritti dal padre con beneficiari i tre figli e che non sa quale fine abbiano fatto. Ricorda che i buoni erano una ventina ma le Poste ne hanno rintracciati solo alcuni giustificandosi con il fatto che la ricerca è manuale e quindi sono possibili errori in un caso come questo in cui il genitore, purtroppo, non ha mai annotato il numero di serie e nemmeno la data di sottoscrizione dei buoni. Nell’era della telematica si ricercano i buoni manualmente?

P.E., Roma

Risposta. In effetti è strano che le Poste non abbiano provveduto a digitalizzare i registri di emissione dei buoni postali fruttiferi presenti in ciascun ufficio. Ci rendiamo conto dell’abnorme lavoro che ciò comporta, dato che occorre andare indietro di ben quarant’anni, visto il termine di prescrizione delle serie ordinarie, ma non farlo espone le Poste, e l’emittente Cassa Depositi e Prestiti, a rischi non da poco perché se un registro viene smarrito, magari nel corso di un trasloco di ufficio, o viene reso inutilizzabile da un evento come incendio, alluvione, ecc. non si ha modo di verificarne il contenuto e di metterlo a disposizione ad esempio di un magistrato laddove ci fosse bisogno. Ancora, bisogna tenere conto che la trasformazione in società per azioni della Cassa Depositi e Prestiti avvenuta con l’articolo 5, comma 3, del Decreto Legge 30 settembre 2003, n. 269 convertito, con modificazioni, dalla Legge 24 novembre 2003, n. 326 ha comportato il trasferimento di tutti buoni fruttiferi postali emessi fino al 13 aprile 2001 al Ministero dell’Economia e delle Finanze e la contestuale loro equiparazione a tutti gli effetti ai titoli del debito pubblico. Insomma, si sta parlando di titoli di Stato veri e propri. Il costo notevolissimo della digitalizzazione dei registri potrebbe anche essere sostenuto dalla Cassa Depositi e Prestiti. Infine, l’impossibilità di verifica rende complesso anche il trasferimento all’apposito Fondo istituito presso il Ministero dell’Economia dell’importo dei buoni postali cartacei emessi dopo il 14 aprile 2001 divenuti dormienti in base alla normativa sui rapporti dormienti, vale a dire la Legge 27 ottobre 2008, n. 166.
 

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!