Mifid 2, tessera di riconoscimento per i cf

È scaduto sabato 30 settembre il termine per poter esprimere le proprie osservazioni nell’ambito della consultazione avviata dalla Consob in merito alle modifiche al Libro VIII del Regolamento Intermediari in materia di consulenti finanziari, nel quadro del recepimento in Italia di Mifid 2 e Mifir. Federpromm-Uiltucs e Opec Financial – quest’ultima affiliata a Federpromm – hanno fatto pervenire all’autorità le loro osservazioni: fra le principali richieste avanzate dalle due organizzazioni, c’è il rilascio di una tessera di riconoscimento con i relativi dati del consulente finanziario e delle società di consulenza iscritti all’Albo e alla rispettiva sezione dell’Organismo.

Giudicata condivisibile l’impostazione complessiva delle modifiche proposte, “le scriventi organizzazioni” puntano il dito contro “le soglie di rappresentatività delle associazioni professionali riferite alle diverse categorie dei consulenti finanziari iscritte nelle apposite sezioni dell’Albo presso l’Organismo”. In particolare, “ritengono eccessiva la soglia del 10%, non avendo uno storico ben definito per le categorie dei consulenti autonomi e delle società di consulenza. Appare eccessiva, altresì, l’anzianità di costituzione minima triennale delle organizzazioni di rappresentanza, soprattutto in relazione ai recenti cambiamenti degli scenari che hanno indotto profonde modifiche anche nelle modalità di gestire le problematiche delle categorie rappresentate. In questi casi sopra segnalati si ritiene utile suggerire di far riferimento alla soglia di sbarramento del 5% della categoria rappresentata da tali associazioni professionali, riducendo l’anzianità di costituzione a un solo anno per la rappresentanza dei consulenti persone fisiche, elevabile a due solo per le rappresentanze di società di consulenza”.

Altra valutazione è riservata “alla composizione del costituendo Organismo”. Per il ruolo istituzionale ricoperto, scrivono le due organizzazioni, sarebbe necessario che i membri designati abbiano non solo i requisiti professionali previsti ma anche una precisa identificazione in merito al ruolo eventualmente ricoperto in altre strutture similari e/o collaterali, al fine di poter verificare che non siano in conflitto di interesse con la funzione ricoperta nell’Organismo. “È auspicabile altresì la creazione di un trasparente modello di organizzazione interna che sia funzionale ai compiti a esso assegnato dal provvedimento in esame”.

Sfoglia il documento di Federpromm-Uiltucs e Opec Financial.
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