Risparmio gestito, agli italiani piace sempre di più

Una buona notizia per il mondo degli investimenti finanziari: stanno migliorando le condizioni finanziarie degli italiani e cresce il numero di famiglie che riesce a risparmiare e passa dal 40 al 43,4%. E’ tra le conclusioni più importanti emerse nell’ultima indagine sul risparmio e sulle scelte finanziarie degli italiani messa a punto dal Centro Einaudi e da Intesa Sanpaolo. Nel 21,4% dei casi il risparmio non è intenzionale mentre nel 22% dei casi il risparmio è consapevole, cioè è stato messo da parte per scopi ben precisi.

Si accumula per la pensione. Accumulare per la vecchiaia è la principale motivazione per il 20,7% del campione (in prevalenza per le persone dai 35 anni in su): un aspetto che ha spinto il risparmio previdenziale (è cresciuta di 6 punti percentuali la quota di intervistati – 17% – che ha sottoscritto un prodotto di previdenza integrativa. Il mattone resta una forma di risparmio gradita dagli intervistati: il 5% del campione ha comprato casa nell’orizzonte temporale dell’indagine, e per quasi i due terzi degli intervistati quello immobiliare continua a rappresentare un investimento sicuro.

Niente rischio e poca diversificazione. Quando dal risparmio si passa agli investimenti gli italiani continuano a preferire la sicurezza del capitale (al primo posto per il 61,9% del campione), seguita dalla liquidità (36,8%). Ben distanziate la cedola e l’aumento di valore del capitale. Continua a essere poco pratica la diversificazione, come principale strategia per mettere al sicuro il patrimonio: oltre la metà degli investitori afferma di non avere alcuna diversificazione e di impiegare l gran parte della propria ricchezza finanziaria nella stessa forma d’investimento.

Ma il risparmio gestito è in aumento. Per fortuna le forme di risparmio gestito, cioè di prodotti diversificati, sono sempre più gradite dagli italiani: la percentuale di famiglie che optano per forme di risparmio gestito sono passate dall’8 al 13%.

 

 

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