Bufi (Anasf): cara Consob, chiariamo l’ambito di attività di autonomi e scf

Requisiti di rappresentatività delle associazioni di categoria, aggiornamento professionale e disciplina dei consulenti finanziari autonomi e delle società di consulenza finanziaria: questi i punti principali del parere inviato da Anasf nell’ambito della consultazione Consob sulle modifiche al Libro VIII del Regolamento Intermediari in materia di consulenti finanziari (qui il parere completo). Bluerating.com ha raccolto le riflessioni in merito del presidente Maurizio Bufi (nella foto).

Cosa non vi convince riguardo ai requisiti di rappresentatività delle associazioni di categoria?
Anasf è intervenuta sui criteri di rappresentatività delle associazioni di categoria all’interno di Ocf, l’Organismo di vigilanza e tenuta dell’Albo unico dei consulenti finanziari. La Consob propone infatti una modifica al requisito dello scopo associativo stabilendo che, per le sole associazioni di consulenti finanziari persone fisiche e non anche per quelle di intermediari e di società di consulenza l’obiettivo della “tutela degli interessi professionali degli associati” debba essere “esclusiva” e non più “prevalente”. L’associazione non ha condiviso questo cambiamento – proponendo pertanto di mantenere la soluzione attuale – che introdurrebbe un singolare disallineamento, se non una vera e propria discriminazione ingiustificata fra i diversi tipi di associazioni.

Solo questo?
No. Anasf è inoltre del tutto contraria all’introduzione del requisito in base al quale le associazioni di categoria dovrebbero ottenere dai propri associati una “delega esclusiva” a rappresentarli all’interno di Ocf. L’associazione ritiene infatti che questa soluzione creerebbe una serie di difficoltà operative nelle attività di raccolta e di successiva verifica delle deleghe da parte dell’Organismo. La soluzione alternativa, al tempo stesso più semplice e più efficiente, proposta da Anasf si basa su un meccanismo di rilevazione della consistenza numerica delle associazioni tramite certificazione, anche di natura contabile. Al fine di garantire la stabilità negli assetti di governance di Ocf, Anasf ha inoltre proposto una “clausola di salvaguardia”, senza precludere l’ingresso nell’Organismo di nuove associazioni professionali, per confermare il ruolo delle associazioni che fin qui ne hanno costituito la base associativa.

E per quanto riguarda l’aggiornamento professionale?
Altro tema è appunto quello dell’aggiornamento professionale. A fronte delle novità regolamentari, Anasf ha richiesto alla Commissione di confermare il riconoscimento della libertà, per ogni consulente finanziario, di strutturare il proprio percorso di sviluppo professionale e, di conseguenza, il ruolo delle associazioni di categoria nell’offerta di attività formative.

Ci spiega le obiezioni di Anasf sulla disciplina dei consulenti finanziari autonomi e delle scf?
In considerazione degli obiettivi generali della tutela dei risparmiatori e della certezza delle regole, Anasf ha segnalato la necessità di apportare alcune modifiche alla disciplina dei consulenti finanziari autonomi e scf volte a chiarire, anzitutto, che l’ambito di attività di queste figure professionali attiene al solo servizio di consulenza in materia di investimenti.

Qualche nota positiva?
Anasf ha accolto con favore la semplificazione degli obblighi di conservazione della documentazione previsti per i consulenti finanziari, beneficiando così delle possibilità offerte dalle nuove tecnologie. Tali novità rispondono infatti all’esigenza, da tempo sostenuta dall’associazione, di efficientare gli adempimenti per i consulenti finanziari.

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